ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Conservatorio S. Niccolò di Prato (PO) - 2C

Differenze di salari nello sport Lo specchio di una società

Il genere e la disciplina come motivo di disuguaglianza nel mondo agonistico dove non esiste una vera parità di genere. Nel calcio le donne fino al 2021 non potevano essere professioniste

Nel mondo dello sport c’è un divario sostanziale per quanto riguarda i salari degli atleti. Le differenze riguardano i diversi tipi di disciplina ma anche, all’interno della stessa disciplina, il genere di atlete e atleti. Basti pensare allo stipendio di un calciatore rispetto a quello di un nuotatore olimpionico. Difatti è rilevante come atleti quali i nuotatori, anche a livello olimpico, siano tutti affiliati ai corpi di forze armate o di polizia in modo tale da potersi assicurare uno stipendio mensile, che altrimenti non riuscirebbero ad ottenere. Tali stipendi si aggirano intorno ai 1400 e con gli scatti di anzianità possono arrivare fino a 6000. Le federazioni tuttavia premiano gli atleti a seconda degli obiettivi raggiunti. I calciatori, invece, sono stipendiati in primis dalla società privata con la quale giocano. Poi, per quanto riguarda le manifestazioni a livello di nazionale, i calciatori convocati vengono retribuiti tramite gettoni di presenza elargiti dalla Figc che si dice ammontino a circa 9000 euro. Inoltre se questi raggiungono determinati risultati possono ottenere anche premi distribuiti o dalla stessa Figc come nel caso della vittoria degli europei del 2021 o dalla Fifa (per quanto riguarda i mondiali) o dalla Uefa (nel caso degli Europei). Prendendo in esame i due casi appena presentati, possiamo analizzare i rispettivi circuiti che mettono più in luce i due sport in questione. I mondiali per il calcio e le Olimpiadi per il nuoto. Sono entrambi due importanti eventi che fanno da vetrina a questi sports, portano tanti introiti alle federazioni e hanno entrambi cadenza quadriennale.

Permane tuttavia una significativa disparità di risorse tra i due sport presi ad esempio. Un altro fattore che determina la disparità di compenso è il genere. Le atlete solitamente faticano a ottenere lo stesso stipendio degli uomini a parità di sport e di livello. Questo perché non solo le atlete donne godono di meno visibilità mediatica, ma anche perché esiste ancora un retaggio culturale antiquato che vede le donne meno adatte agli sport dei loro colleghi uomini. Un caso esemplificativo è sicuramente il calcio, sport visto come di pertinenza strettamente maschile. Basti pensare che prima del 2021 le calciatrici italiane non erano ancora considerate delle professioniste. Una calciatrice di Serie A guadagna dai 25 ai 200 mila euro annui. Un calciatore di Serie A mediamente prende più di un milione di euro all’anno. Tuttavia esistono sport nei quali è più seguita la fazione femminile di quella maschile, come per esempio: la pallavolo, la ginnastica artistica, il nuoto sincronizzato, la ginnastica ritmica. Si potrà mai raggiungere la parità salariale? E in che modo la società può favorire il raggiungimento di questo obiettivo?.

 

Riferito alla discriminazione di genere nel mondo dello sport, la storia che ci ha colpito di più è quella di Surya Bonaly, una pattinatrice di colore che nonostante le molte critiche ha continuato ad andare avanti.

La sua citazione più famosa e quella per cui ancora oggi è ricordata è: «Sono nera, e una pattinatrice nera non si è mai vista, da fastidio?!» Surya nasce in Francia il 15 dicembre 1973. Nessuno voleva che si esibisse sul ghiaccio per il suo genere e per il colore della sua pelle, ma lei ignora le critiche e gareggia comunque. Però, quando durante una gara, sbaglia un triplo Salchow le sue possibilità di vittoria sembrano vane. Ma Surya non si arrende e stupisce tutto il pubblico al turno successivo con una capriola all’indietro con atterraggio su una sola gamba.

Questa azione fu subito vietata dall’International Skating Union perché considerata troppo pericolosa. Ma la sua carriera non si ferma a quel salto, lei e i suoi vestiti pieni di strass luccicanti, a volte considerati anche un po’ troppo eccentrici dai giudici, continuano a meravigliare il pubblico. Surya vince 3 argenti ai mondiali, 5 ori agli europei, 1 oro, 1 argento, 1 bronzo ai mondiali Juniores, 9 ori e 1 argento ai campionati Francesi ed infine diventa campionessa d’Europa ininterrottamente dal 1991-1995. Surya conclude la sua carriera da grande pattinatrice nel 2006 a 33 anni.

 

La pagina è stata realizzata dagli studenti cronisti della classe 2C del Conservatorio San Niccolò. Ecco i protagonisti: Berti Filippo, Biancalani Vittoria, Branchetti Vittoria Buffini Ginevra Campione Lorenzo Chen Kylie Cheng Cindy Cheng Jenet Chi Erick Curraj Irene D’Avossa Edoardo FenziCamilla Huang Jason Huang Scott Lelli Sofia Lucchese Chloe’ Palloni Ettore Paolieri Brando Pastore Giorgia Pattarozzi Ginevra Pozzessere Giovanni Querci Tommaso Scuccimarra Teresa Tempestini Filippo Wang Richard Zanchi Gregorio Zheng Yaxi.

I lavori sono stati coordinati dalla professoressa Nadia Barducci e dalla dirigente Mariella Carlotti.  

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