Sos mozziconi di sigaretta Minaccia di inquinamento
Come le sigarette, tanti piccoli oggetti, sono in grado di distruggere noi e l’ambiente
Tutti noi sappiamo quali danni può provocare il fumo, ma forse non abbiamo mai pensato agli ulteriori danni provocati dai mozziconi di sigaretta: questi rappresentano una delle forme di inquinamento più diffuse e sottovalutate al mondo. Ma che cosa sono? I mozziconi sono la parte che rimane di una sigaretta quando si è finito di fumare: al loro interno ci sono materiali che risultano essere tra i più inquinanti al mondo. Secondo l’Oms, i rifiuti derivati dai prodotti a base di tabacco contengono infatti oltre 7.000 sostanze chimiche tossiche, che penetrano e si accumulano nell’ambiente. Le più pericolose sono: nicotina, benzene, gas tossici come ammoniaca e acido cianidrico, composti radioattivi e infine acetato di cellulosa, cioè la plastica con cui è fatto il filtro. Ma quanti mozziconi di sigarette si consumano ogni anno in Italia? Ben 52 miliardi! E quasi tutti vengono gettati e dispersi nell’ambiente. Questi oggetti, che sembrano così piccoli e insignificanti, sono in realtà al primo posto nella top ten dei rifiuti che inquinano il Mediterraneo: secondo l’Istituto Nazionale dei Tumori, il 40% dei rifiuti del nostro mare è composto da mozziconi; una percentuale superiore a quella delle bottigliette di plastica, che rappresentano invece il 9,5% dei rifiuti totali. Ma cosa provoca realmente questo rifiuto che viene buttato per terra? Le conseguenze per l’ambiente sono disastrose. Un mozzicone impiega dagli otto ai dodici anni a decomporsi e rappresenta una grave minaccia per la fauna e per la flora. Alcuni studi dimostrano che in un litro d’acqua un solo mozzicone può uccidere il 50% degli organismi viventi in 96 ore.
Molti animali marini scambiano i mozziconi per cibo e muoiono per avvelenamento; altri animali, come gli uccelli, possono utilizzare i resti delle sigarette come materiale per costruire il loro nido, intossicando anche i loro piccoli. Persino per le piante questi rifiuti possono essere letali, riducendo la loro capacità di fotosintesi e di assorbimento di nutrienti, con conseguenze negative per l’intero ecosistema.
E gli esseri umani? La minaccia riguarda anche noi, che rischiamo di ingerire queste sostanze, secondo il processo del bioaccumulo. Le tossine rilasciate dai mozziconi si accumulano nei diversi organismi viventi ed entrano nella catena alimentare: anche noi entriamo in contatto con queste sostanze, mangiando animali che le hanno ingerite e accumulate. Fumare non è dunque mai una cosa buona né per la nostra salute né per l’ambiente.
In collaborazione con Legambiente, la nostra classe ha svolto una piccola ricerca, attraverso delle interviste, per guardare più da vicino questo problema.
Su dieci fumatori ben cinque buttano i mozziconi per terra e lo fanno non solo per pigrizia ma anche per ignoranza. Che cosa possiamo fare? La prima cosa importante è sensibilizzare le persone sui danni che i mozziconi possono provocare all’ambiente e sull’importanza di smaltire correttamente questi rifiuti, utilizzando cestini o posaceneri portatili. Chiediamo poi che vengano aumentati i contenitori specifici nei luoghi pubblici, soprattutto nelle spiagge, nei parchi o lungo i corsi d’acqua, e che vengano introdotte multe più pesanti e maggiori controlli. Ma è possibile riciclare questo rifiuto e fare sì che non sia più pericoloso per l’ambiente? Negli ultimi anni si sono sviluppate proposte per il riciclo dei mozziconi. Re-Cig è la prima e unica azienda di raccolta di mozziconi di sigaretta autorizzata in Italia e in Europa. Questa azienda trasforma le sigarette in un materiale plastico, eliminando prima le sostanze nocive presenti nel filtro e poi, attraverso un processo di essiccazione e miscelazione termica, trasformando il materiale rimasto in acetato di cellulosa. Questo viene poi utilizzato per la creazione di alcuni oggetti di uso quotidiano, come piumini, divani, montature per occhiali o manici per ombrelli. I mozziconi passano così da rifiuto dannoso ad avere nuova vita, cessando di distruggere l’ambiente.
La redazione della classe 1A della scuola Poggi di Lerici – Isa 10 è composta dagli alunni: Andreani Maddalena, Baudone Giorgio, Bilotta Lucy Blue, Bolognini Samuele, Braccelli Demi, Callegari Davide, D’Imporzano Marta, Freggia Sofia, Gabriele Gabriele, Galloni Elettra, Gianaretti Giada, Giannini Olivia, Iorio Valentina, Lorieri Mattia, Mazzini Flavio, Mesiani Ginevra, Musetti Alice, Nicora Elena, Romano Carolina, Sartori Samuele, Servi Elio, Stagnari Martina, Veras Lopez Freilyn. Insegnante tutor: Costanza De Luca.
Dirigente scolastica: Rossella Capozzo.