Per fortuna ci sono i nonni! Un riferimento insostituibile
Il ruolo degli anziani nella società. Come è evoluto e cambiato nel corso dei secoli
Fin dall’antichità gli anziani hanno rappresentato il pilastro della società, erano considerati i più saggi, fornivano consigli ai giovani e per questo erano da tutti rispettati. Nella società attuale l’immagine delle persone anziane è profondamente cambiata come è profondamente cambiato il loro ruolo all’interno della famiglia che ha subito negli ultimi decenni enormi trasformazioni.
Se è vero che esistono situazioni di anziani abbandonati, costretti a vivere in solitudine e in difficoltà economiche o dimenticati da figli e parenti in strutture inefficienti, è vero anche che in generale i nonni di oggi appaiono molto più giovani di quelli del passato, sono più curati nell’aspetto e conducono una vita più attiva. Nel nostro Paese gli anziani costituiscono una fetta significativa della popolazione perché, grazie al costante miglioramento delle condizioni di vita, le persone vivono più a lungo e possono continuare a dare il loro contributo in ambito sociale e familiare.
Ed è proprio in famiglia che i nonni assumono un ruolo fondamentale, rappresentano figure centrali nella cura dei nipoti e si sostituiscono spesso alle figlie e ai figli impegnati nel lavoro. Non è sempre stato così ma negli ultimi decenni, con i cambiamenti sociali, economici e culturali, l’importanza del loro ruolo nella società è molto aumentata: sono diventati fondamentali nella gestione della casa, sono molto presenti nella vita quotidiana di bambini e ragazzi e costituiscono un punto di riferimento affettivo insostituibile.
Molte famiglie ricevono un aiuto concreto dagli anziani nella vita di tutti giorni ma il ruolo dei nonni non si esaurisce in questo. È infatti grazie a loro che si stabiliscono legami preziosi tra generazioni, sono loro che accompagnano i nipoti nel loro percorso di crescita, li sostengono nelle difficoltà, danno consigli, costituiscono importanti punti di riferimento quando i genitori non sono presenti, contribuiscono allo sviluppo del senso morale, tramandano ricordi e tradizioni. I nonni dedicano tempo e attenzioni, insegnano, ascoltano, aiutano, viziano, qualche volta rimproverano, ma infondono sempre fiducia e sicurezza.
Per celebrare l’importanza dei nonni e del loro ruolo all’interno della famiglia e della società, nel luglio del 2005 è stata istituita la festa dei nonni che in Italia cade il 2 ottobre, giorno in cui ricorre il ricordo liturgico degli angeli custodi nel calendario cattolico dei santi. La legge ha istituito anche il «Premio nazionale del nonno e della nonna d’Italia» che il Presidente della Repubblica assegna ogni anno a dieci nonni per i loro meriti.
Per capire quanto i ragazzi stanno volentieri con i nonni, quanto tempo trascorrono insieme e cosa fanno in loro compagnia, abbiamo fatto un sondaggio con brevi questionari tra i nostri compagni delle classi prime. Sono emersi alcuni aspetti interessanti. La maggioranza dei ragazzi trascorre diverse ore con i nonni nell’arco della settimana, solo una piccola parte ha l’occasione di vederli solo durante le vacanze di Natale e di Pasqua e nella pausa estiva. Tutti gli alunni intervistati hanno dichiarato di stare molto volentieri con i nonni e di amare particolarmente trascorrere il tempo in loro compagnia. Su una valutazione da uno a dieci, quasi la totalità ha espresso un voto dall’otto in su con una netta prevalenza di dieci. Ma quali sono le attività che nonni e nipoti svolgono insieme? I nonni accompagnano i nipoti a scuola e alle attività sportive, li aiutano nei compiti a casa. La maggioranza ha dichiarato di fare con i nonni passeggiate, la spesa, di aiutarli nei lavori di giardinaggio, nell’orto e in cucina ma soprattutto di giocare con loro. Alla domanda «cosa ti hanno insegnato i tuoi nonni i ragazzi hanno dato le risposte più disparate». Non solo cose pratiche (andare in bicicletta, pescare, cucinare, fare l’uncinetto, riconoscere le piante dell’orto e curare gli animali), ma anche dal valore educativo (buone maniere, rispetto, gentilezza, prendersi cura delle cose, riflettere e ragionare con la propria testa, non stare troppo al cellulare e inseguire i propri sogni).
Articoli, foto e disegni sono stati realizzati dalla classe 1^ C della scuola Secondaria di primo grado «Vanghetti», Istituto comprensivo Empoli Est: Aurora Bianchi, Amedeo Borgianni, Emma Chiavacci, Lucrezia Cioni, Rebecca Conforti, Benedetta Craca, Gabriele De Rocchis, Farrukh Muhammad, Perla Giuntini, Vittoria Lubrano Di Diego, Andrea Lucarelli, Ester Marmugi, Marco Marongiu, Jacopo Morcaldi, Giacomo Papaleo, Azzurra Pellegrini, Kevin Pitimada, Alessio Popolo, Vittorio Salvestrini, Adele Sani.
Docente tutor Serena Marrocchesi.
Dirigente scolastico Marco Venturini.