Incontro a sorpresa con Graziani E scatta un’intervista ’mondiale’
Il calciatore si racconta e spiega il ruolo centrale dello sport nella vita degli atleti di domani
Ogni giorno le nostre maestre ci sentivano parlare di calcio: a pranzo, a ricreazione e alcune volte durante le lezioni! Così hanno deciso di stupirci con una sorpresa. Il giorno 12 marzo, all’intervallo del mattino, è arrivato Ciccio Graziani, il famoso campione del mondo, pronto ad essere intervistato da noi alunni della classe quinta: che emozione! Si può dire che le maestre con questo invito hanno segnato un goal da vere campionesse! Ciccio Graziani ha risposto ad una raffica di domande appositamente scelte da noi. Ci ha divertito molto sapere che la scelta di praticare calcio è stata influenzata anche da sua madre che, quando era piccolo, gli diceva: «Sei l’unico dei miei quattro figli che scalciava nella pancia!». Probabilmente questo era un segno del destino.
Ciccio ci ha raccontato che dall’età di cinque anni giocava con i suoi amici a calcio all’oratorio, mentre il suo sogno iniziò a 16 anni quando cominciò a giocare a livello professionistico nell’Arezzo Calcio, col quale salì in serie B. Alla domanda «cosa avresti fatto se non fossi diventato calciatore?» Graziani ha risposto che avrebbe voluto pilotare gli aerei perché da piccolo era affascinato dalla scia che lasciavano in cielo.
Ciccio ha giocato poi nel Torino, nella Fiorentina e nella Roma, squadre che porta nel cuore e di cui attualmente è grande tifoso. Successivamente nel 1975 entrò a far parte della Nazionale italiana con la quale vinse il Mondiale nel 1982.
Noi alunni abbiamo chiesto quale fosse stato il giocatore più temibile mai incontrato e Ciccio ci ha risposto che in assoluto è stato Vierchwood.
Il compagno di Nazionale Scirea, invece, è colui che ricorda con maggior piacere per la sua gentilezza, generosità e correttezza. Il nostro ospite ci ha raccontato tanti aneddoti per farci capire quanto sia importante essere onesti e leali nei confronti degli avversari e dei compagni.
Da una nostra curiosità riguardo eventuali differenze tra il calcio di ieri e quello di oggi è emerso che il gioco di ieri era più lento rispetto a quello moderno ma allo stesso modo «combattuto».
Anche le attrezzature erano notevolmente diverse: la palla per esempio era fatta con la pelle di vitello e quando si bagnava diventava pesantissima rendendo anche doloroso colpirla di testa! L’abbigliamento poi è cambiato tantissimo: dalle maglie di lana siamo passati a tessuti tecnici leggerissimi e capaci di regolare la temperatura. La frase del Campione: «Il calcio rappresenta tutta la mia vita, perché era il mio sogno, per questo nella mia casa ho un pallone con su scritto ’Grazie’».
Abbiamo fatto un sondaggio rivolto alle classi della nostra scuola chiedendo se gli alunni fanno sport, ma abbiamo scoperto che troppi bambini non lo praticano. Grazie all’intervista a Francesco Graziani abbiamo capito che lo sport è importante per la salute mentale e fisica, favorisce l’inclusione, serve per fare nuove amicizie e anche per imparare ad organizzarsi e rispettare le regole. Una delle domande poste a Graziani è stata quella di come possono i bambini con difficoltà praticare lo sport. Ci ha risposto che esistono diverse realtà che si occupano di includere questi ragazzi, ad esempio nel 2022 la società G.S. Olmoponte ha fondato una squadra chiamata «CalcioChampagne» che permette ai ragazzi diversamente abili di giocare a calcio. Graziani è stato coinvolto nel progetto: abbiamo scoperto che la squadra partecipa a tornei e campionati specifici ricevendo anche aiuti dalla Figc e dalla Uefa, inoltre, grazie a Ciccio, la squadra ha ottenuto un pulmino per gli sposta-menti. Già dal 2002, ad Arezzo la ’All Stars Asd’ si occupa di integrare le persone con disabilità in diversi sport. È affiliata con Special Olympics Italia, un programma educativo internazionale che promuove e organizza allenamenti ed eventi per ogni livello di abilità: qui gli sportivi con disabilità vengono chiamati “atleti”, gli altri “partner”. Grazie a queste associazioni del territorio tanti bambini e ragazzi possono vivere il loro sogno sportivo senza nessun tipo di esclusione e di emarginazione.
Albota Francesca Mihaela Alimoni Penelope, Altamura Irene, Aspidi Andrea, Badulescu Diego Becattini Matteo, Cardi Aurora, Carini Nicolò Castellucci Francesco Cenciarelli Viola, Cerini Michele, Cornicello Greta Di Bella Ettore, Ercolani Morgana, Fossati Celeste Herrera Vera Alexander Jacobo Pasquinelli Gabriele Pato Nuniez Anna Pavel Ariana Stefania Rosadi Cristian Saavedra Lazo Francesco Singh Ekamveer T utor: Claudia Del Secco Docenti di classe: Elena Bartolini, Lucia Pagni Rossella Esposito