ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Acquaviva di Acquaviva (Montepulciano) (SI) - 2B

L’IA è veramente ’intelligente’? Alimenta o soffoca la creatività?

L’IA: un universo sconfinato e affascinante ancora tutto da scoprire… per giovani e adulti!

Se chiedessimo a ChatGPT cosa sia l’Intelligenza Artificiale, ci risponderebbe: «L’Intelligenza Artificiale è un ramo dell’informatica che si occupa di creare sistemi o macchine in grado di svolgere compiti che richiederebbero normalmente l’intelligenza umana.

Questi compiti possono includere il riconoscimento di immagini, il riconoscimento vocale, la traduzione linguistica, la risoluzione di problemi complessi e la comprensione del linguaggio naturale…». Molti hanno scritto e continueranno a scrivere su questo argomento, che sembra sempre più un pozzo senza fondo e che vede schierati illustri personaggi dall’una e dall’altra parte, come in una lotta tra il Bene e il Male. Da un lato l’IA è utilizzata per scopi utili, come in campo medico, dall’altro sembra un «mostro che annienta la creatività umana».

Sicuramente la nostra età e la nostra esperienza non ci permettono di schierarci consapevolmente da una parte o dall’altra, ma possiamo almeno riflettere su questo argomento, ponendoci delle semplici domande, come: «Si può ingannare l’Intelligenza Artificiale?» A rispondere non saremo noi ma Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica, che è riuscito a convincere l’IA che 5 x 4 non fa 20 ma 25 (intervista per La Repubblica). Questo ci dimostra che l’IA non riesce a ragionare da sola, ma usa i dati chele sono stati forniti, come un «pappagallo stocastico» che ripete e combina nozioni senza comprenderle o correggerle.

Ne abbiamo quindi parlato in classe e ci siamo chiesti: «Come ci fa sentire il fatto che l’IA possa sbagliare?», «Ci dimostra che l’uomo è comunque superiore e insostituibile?», «Cosa non ha l’IA che invece possiede l’uomo?», «Cosa non può fare?». In effetti, l’IA non può sentire gli odori, vedere, né comprendere lo stato d’animo e l’espressione delle persone, cose indispensabili per conoscere qualcosa fino in fondo, quindi è utile, ma ha solo una parte delle capacità umane. E per quanto riguarda invece la creatività? Abbiamo fatto una breve ricerca sull’IA applicata ai videogiochi e abbiamo appreso come Google Genie sia in grado di realizzare videogiochi a partire da una semplice immagine caricata dall’utente. In questo caso, forse, può essere considerata un valido supporto alla creatività umana.

A nostro parere, non è appropriato parlare di «Intelligenza» Artificiale, per qualcosa che non è in grado di ragionare autonomamente ed è facilmente influenzabile.

Forse, tutto ciò ci fa sentire indispensabili, in un certo senso “superiori” e speciali.

 

Abbiamo deciso di avviare un sondaggio nella nostra scuola per capire quanto e come i nostri coetanei usano l’Intelligenza Artificiale. Abbiamo fatto compilare in forma anonima un breve questionario («Quanto usi l’IA?», «Per cosa la usi?») agli alunni presenti nel nostro Istituto. Abbiamo quindi analizzato i risultati e li abbiamo rappresentati per mezzo di grafici, estendendo poi il sondaggio anche ai docenti e ai collaboratori scolastici.

L’insegnante di Materie letterarie la utilizza per creare dei questionari o per preparare testi in lingua per gli studenti stranieri; la professoressa di Matematica e Scienze ricorre raramente all’IA per formulare test di Scienze, per elaborare dati velocemente e per fare ricerche; quella di Inglese non la usa molto, se non per pianificare le lezioni e cercare nuove idee; la professoressa di Francese a volte per correggere le verifiche; la professoressa di Arte la utilizza per la progettazione grafica; quella di Musica non la usa; quella di Scienze Motorie ricorre all’IA per cercare nuovi spunti, la professoressa di IRC vorrebbe utilizzarla per riassumere documenti e leggi ministeriali; il docente di Sostegno la usa per realizzare mappe, sintesi vocali, testi semplificati, poco per la vita privata. Infine, un collaboratore scolastico la usa soprattutto per modificare le foto. Come risulta chiaro dal sondaggio, noi studenti ricorriamo molto più spesso all’ IA rispetto agli adulti.

Forse perché siamo nati con l’Intelligenza Artificiale «a portata di mano» e ci fa «meno paura»? Certamente scoprirne le potenzialità è una sfida per noi allettante. Scuola Secondaria di Primo Grado IC «Virgilio» di Acquaviva, plesso di Montepulciano Stazione.

Classe 2B: Becarelli Valerio, Ceccuzzi Nora, Dinev Ivan Vasilev, Dinev Vasil Vasilev, Gonzi Leonardo, Guerri Benedetta, Hasnoui Malak, Iachelli Giacomo, Lanzara Federica, Luciano Emanuele, Menchi Ludovica, Mercuri Mattia, Pepi Niccolò, Pulzella Jonah, Salem Seif Allah, Sallusti Giuditta, Tafta Nicolas Andrei, Talli Pietro, Todorova Debora Todorova, Trincia Beatrice.

Docente tutor: Michela Trombesi Dirigente scolastico: Chiara Cirillo

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