ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado A. Cesalpino di Arezzo (AR) - 2C

Tutti pazzi per il tennis È esplosa la «Sinnermania»

L’origine e l’attrazione di uno sport tra i più amati dai giovani: i valori e i protagonisti

Molti sono gli sport amati da noi giovani, che sappiamo bene quanto sia importante curare fin da bambini mente e corpo, come dicevano i romani, infatti «mens sana in corpore sano»! Il Tennis è uno di questi, uno sport capace di mettere alla prova se stessi, dal punto di vista fisico e mentale, oltre che di divertire ed emozionare chiunque lo pratichi o semplicemente lo segua con entusiasmo. Molte sono state le testimonianze di persone, che ci hanno parlato del Tennis come di una passione nata fin da piccoli.

Il padre del nostro compagno di classe Matteo ci ha raccontato che ha cominciato a giocare a tennis dall’età di nove anni contro il muro di casa sua e, grazie a passione, impegno e determinazione, è diventato campione italiano a soli dodici anni. La madre del nostro compagno di classe Enrico ci narra che il Tennis è stato sempre presente nella sua vita, tanto da considerarlo il suo «amore a prima vista», che l’ha appassionata fin da bambina a tal punto da diventare una giocatrice professionista.

Il tennis trasmette molti valori, poiché è soprattutto un gioco mentale che ci insegna a confrontarci prima che con l’avversario, con noi stessi, e ad affrontare delle sfide contro le proprie paure.

Gestire le emozioni in un campo da tennis è uno degli aspetti più difficili per un tennista a qualsiasi livello. Molti pensieri negativi possono navigare nella mente di un giocatore durante una partita e, a volte, possono limitare le sue prestazioni. Diventare forti e raggiungere i propri traguardi, inoltre, implica allenamenti costanti, grandi sacrifici, rinunce.

Tuttavia, malgrado vi possano essere grandi difficoltà e pressioni da sostenere, il tennis può regalare emozioni uniche! Come è accaduto con la grande escalation di Jannik Sinner. Grandi sono le virtù di uno sport che ha una storia molto antica.

L’origine del tennis potrebbe infatti risalire a giochi appartenenti alla cultura greco-romana o a un gioco praticato dai Longobardi, in seguito denominato pallacorda, che prima fu praticato colpendo la palla con il palmo della mano coperta da un guanto, dopo dal XV secolo fu praticato con un racchetta. La prima presenza della parola «tennis» nella sua forma antica “tenes” si ritrova a Firenze in occasione della visita di alcuni cavalieri francesi nel 1325, che giocando a una versione evoluta della pallacorda, avevano l’abitudine di avvisare colui che riceveva la palla, gridando «tenez!» ovvero “tenete!” in italiano.

Dopo una lunga evoluzione il tennis divenne popolare tra gli sportivi britannici, poiché l’ideatore del gioco moderno era inglese e fu proprio nel Regno Unito che si formarono in primi clubs, associazioni di tennisti, il più importante dei quali fu quello di Wimbledon.

 

Prosegue anche in questo anno scolastico, per gli alunni della scuola media dell’Istituto Cesalpino, il Progetto Arezzo Cuore, che vede gli studenti impegnati nell’apprendimento delle manovre del BLS. Ne parliamo con la Professoressa Vellutini, docente di Educazione Fisica.

Come è nato il Progetto e qual è il suo scopo? «BLS rientra nel Progetto Arezzo Cuore Scuola ideato dal 118 da una decina di anni. Il Progetto consiste nel formare tutti i docenti di educazione fisica, che hanno il compito di insegnare agli studenti le manovre per il sostegno di base, per intervenire nel soccorrere persone colpite da attacco cardiaco.

Perché è importante insegnare il BLS nelle scuole? «È importante che il maggior numero di persone riesca ad intervenire in aiuto di persone colpite da attacco cardiaco improvviso. Il tempo, infatti, ha un ruolo fondamentale ai fini della sopravvivenza. Ecco perché è necessario che anche coloro che non sono medici o sanitari riescano ad eseguire le manovre del BLS per mantenere in vita il soggetto in attesa dei soccorsi.

Non siamo troppo piccoli per praticare il massaggio cardiaco? Anche un bambino può intervenire con il BLS. Appare chiaro, dunque, che imparare fin da giovani Basic Life Support è una competenza essenziale per gli studenti e per il loro futuro di cittadini consapevoli e responsabili.

 

Costanza Boldi Arianna Burroni Matilde Cagnacci Filippo Coradeschi Sergio Cosovanu Dario De Giovanni Matteo Dell’Acqua Filomena Elisabetta Della Chiesa, Erika Francioli, Michelle Gailli Amelia Gatteschi Mirko Ghezzi, Ginevra Giani, Adele Gianni Anna Giannini Gianmaria Marzia Gabriel Maze, Matteo Nastase, Enrico Palumbo Andrea Petruccioli Agata Pino, Gabriele Raspanti, Edoardo Rinaldi Mihaj Matteo Tica Matteo Vinciglati Tiziana Gori, Cristina Vellutini Sandra Guidelli

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