Virus infetta società: il bullismo La cura è… famiglia e supporto
Diciamo la nostra: il futuro è nelle nostre mani ma serve più coraggio per esprimerci

Gli animali, è ormai noto, provano sensazioni ed emozioni simili a noi esseri umani. Ma cosa c’entra il bullismo con gli animali? Recenti studi da parte di alcuni biologi hanno rilevato che la violenza e il bullismo, nei confronti di altri membri del gruppo, sono fenomeni diffusi anche nel regno animale, in diverse specie.
Spesso, l’aggressione avviene pure in gruppo. Gli studiosi hanno osservato che questo comportamento, innato nella loro natura, può però derivare anche per l’annientamento del loro habitat naturale tale da provocare forte tensione e di conseguenza aggressività.
I delfini, meravigliosi mammiferi e tanto amati da adulti e bambini, mai si sarebbe pensato che potessero essere anche violenti e crudeli, tanto che perfino gli squali li temono. Per non parlare poi delle anatre: dietro il loro atteggiamento innocente e innocuo si celano talora dei veri e propri bulli; è proprio vero che l’apparenza inganna. Le manguste, simpatici animali esotici, hanno trovato una strategia per difendersi dai membri più aggressivi: l’isolamento del bullo/prepotente.
A molti bambini e ragazzi, ma anche agli adulti è successo di assistere a brutte cose, o magari di avere addirittura subito prepotenze e cattiverie da altri, come è emerso dall’indagine condotta da alcuni di noi. Non si tratta di situazioni normali e non bisogna ascoltare chi dice ’è sempre successo’: il bullismo è un problema serio e il fatto che in passato non se ne parlasse non lo giustifica affatto.
Anzi, è necessario riconoscerlo e combatterlo con tutti gli strumenti possibili! Il bullismo può assumere diverse forme: fisico, verbale e non ultimo quello online. Purtroppo il disagio di molti adolescenti può causare l’allontanamento dai valori sociali. Sempre più spesso le cronache registrano l’orizzonte di una società che fatica a dialogare, soprattutto in famiglia e nelle comunità; pertanto la cura è l’ascolto attivo dei genitori e il supporto dell’intera comunità.
Di fondamentale importanza è chiedere aiuto, e chiedere aiuto richiede coraggio. Così facendo si può risolvere il problema: l’unione fa la forza. Facciamo anche noi come le manguste: troviamo una soluzione al bullismo. Loro isolano il membro del gruppo aggressivo, noi possiamo affidarci alle nostre famiglie e ai nostri cari. L’importante è non girarsi dall’altra parte.
Riappropriamoci di un’età che un tempo era spensierata e creativa e oggi si è trasformata in problema.
Gli alunni della scuola primaria A. Saffi di Siena parlano di bullismo con l’autore di un romanzo biografico con protagonista un ragazzo di Milano, promessa del calcio, che diventa un bullo. Il protagonista proviene da una famiglia problematica e che ripone troppe aspettative nella sua carriera calcistica. Dopo un fallimento sportivo il padre deluso inizia a “disprezzare” il figlio umiliandolo e offendendolo. Questo malessere innesca in lui una rabbia tale che sfogherà contro i compagni più deboli, diventando così un temuto bullo. Carico di rancore e aggressività, durante l’adolescenza, inizia a compiere atti violenti fino ad arrivare a commettere crimini come una rapina in banca. La conseguenza è prevedibile: il carcere minorile. Con l’aiuto del cappellano del carcere, e dopo un percorso riabilitativo, il ragazzo inizia a vedere il mondo da un nuovo punto di vista. Ora, l’ex bullo, viaggia di scuola in scuola educando i bambini contro il bullismo, per far sì che la sua storia non si ripeta ma si possa imparare dai suoi errori. Gli alunni hanno avuto la possibilità di incontrare e intervistare il protagonista del romanzo.
È divertente fare il bullo?, hanno chiesto i ragazzi durante l’incontro. Lui sconsolatamente ha risposto: «No. Ti senti solo, abbattuto, colpevole ma ti nascondi dietro a una maschera». Con sguardo cupo ha continuato: «Nella vita nulla è già scritto, fino all’ultimo puoi decidere di cambiare la tua storia. Il futuro è nelle tue mani».
E tu, vuoi continuare a vivere in un mondo contaminato dal bullismo? Cosa puoi fare oggi per cambiare il futuro di domani?
Classe 5 sez. A: Anez Enriquez Liam, Augusto Santiago, Bocci Gabriele, Carniani Niccolò, Castiglione Samuele, Chiappini Davide, Ciancaleoni Lucrezia, Cianfarani Antonio, Dedej Marko, Frezzini Giulio, Gorelli Maria, Hida Matteo, Landozzi Anita, Ligabue Teresa, Meini Matteo, Milanesi Mia, Motcu Sara Rebecca, Ngayo Diffo Gabriel Kevyn, Omar Maya,Peccianti Bernardo, Reka Muhejmin, Sall Ndeye Codou, Salvini Matilde, Sampoli Maria Luce, Stanghellini Raffaele, Tuliani Guido, Zanotto Niccolò.
Docente tutor: Stefania Camele Classe 5°C: Linda Bari, Guido Bossini, Giulia Ceccherini, Dalia Ciacci Bologni, Lia Egbuchulem Chinomso, Andrea Fantozzi, Matteo Fontanelli, Luca Hirai, Matteo Kadilli, Bjordi Karaj, Arsenii Lytvynenko, Alice Matata, Francesca Milanesi, Alessio Morato Rodriguez, Bernardo Rotelli, Margherita Seri, Sophie Stortini De Giovanni, Adam Tejo Docente tutor: Angela Baronchelli Dirigente Scolastica: Maria Antonietta Laviola