ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Secondaria di I grado Leonardo Da Vinci di Poggibonsi (SI) - 1A

Sul Bullismo non si scherza Importante sapersi difendere

Arginare questo fenomeno…per non escludere nessuno. Attenzione a non commettere reati

COS’È IL BULLISMO Il bullismo viene definito come una forma di violenza verbale, fisica o psicologica su una persona.

Gli atti di bullismo possono manifestarsi in modi diversi (molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni) queste azioni vengono ripetute più volte nel corso del tempo, da un bullo o da un gruppo di bulli che cercano di dominare la vittima. Per bullismo si intende anche minacciare con un coltellino, procurare ferite gravi, rubare oggetti di valore a qualcuno. I primi casi riconducibili ad atti di bullismo emergono già nel periodo della scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Il fenomeno del bullismo non avviene soltanto nell’ambiente scolastico, ma anche in ambienti esterni come autobus, palestre, parchi e in molti altri luoghi. Gli studiosi hanno evidenziato le cause del bullismo: la persona adotta comportamenti da bullo per sentirsi potente, per controllare la situazione e stabilire un dominio sociale, probabilmente essendo incapace di affrontare sentimenti di paura o rabbia, per assecondare la pressione dei pari e perché il bullo ha poche competenze sociali e capacità di autocontrollo.

IL FENOMENO DELLE BABY GANG La baby gang è un gruppo di bulli di giovane età guidati da un leader. Se una persona vuole entrare a far parte di questo gruppo, deve superare alcune prove per dimostrare il suo coraggio.

Ci sono varie tipologie di bullismo: diretto (atti di violenza fisici o verbali, appropriazione e distruzione degli oggetti degli altri), indiretto (pettegolezzi, calunnie e esclusioni dal gruppo che danneggiano di conseguenza le relazioni sociali della vittima), il cyberbullismo che avviene online, il bullismo sessuale, il bullismo basato sui pregiudizi e aggressioni relazionali.

COME DIFENDERSI DAL BULLISMO? È importante sapersi difendere da un bullo o da più bulli. Cose che non bisogna mai fare: non accogliere le provocazioni del bullo, evitando di avvicinarsi a lui, non incoraggiare la prepotenza e non diffondere il proprio numero di telefono, indirizzo di casa e altre informazioni personali. Cose che invece dobbiamo fare: non colpevolizzare sé stessi per le aggressioni del bullo, avvisare gli insegnanti, chiedere aiuto ai genitori che potranno darti così consigli su come difenderti oppure possono avvertire le autorità per sconfiggere il bullismo o il cyberbullismo. Ricordiamoci che il bullismo è reato e come tale, le minacce, le lesioni, le prevaricazioni, le molestie o lo stalking sono punibili per legge!

 

Il cyberbullismo è una forma particolare di bullismo verso persone ritenute più deboli legato all’era digitale. Attraverso i social media, chat, piattaforme digitali vengono diffusi insulti, minacce, informazioni personali, immagini, video imbarazzanti della vittima. A differenza del bullismo, il cyberbullismo può essere praticato da persone anonime. Sfruttando l’anonimato infatti il cyberbullo sfoga le proprie frustrazioni con offese e parole orribili . Sono tantissime le vittime che hanno ricevuto insulti e minacce attraverso i social network e whatsapp. Purtroppo l’enorme potenza del web aumenta e amplifica un’informazione dappertutto e spesso, purtroppo, per la vergogna il soggetto preso di mira può cadere in depressione, nell’isolamento sociale, nell’anoressia oppure essere soggetto a fenomeni autolesionistici. Nei casi più estremi la vittima può essere portata addirittura al suicidio. L‘osservazione dei genitori è fondamentale. Questi devono controllare se il proprio figlio si comporta in modo diverso dal solito, se è modificata la sua socializzazione ( se non vuole andare più a scuola, se non invita più gli amici a casa, se non frequenta più il gruppo sportivo). Inoltre se non usa più volentieri gli strumenti tecnologici come tablet o telefonini o se li tiene nascosti, se è stressato quando gli arriva un messaggio in chat, se tende ad avere poca autostima, se è triste e ha problemi di sonno e di alimentazione. Anche la scuola è importantissima per contrastare questo triste fenomeno. Per esempio deve prevenire qualsiasi forma di violenza educando gli studenti al rispetto e alla collaborazione.

 

Classe 1^A Istituto Comprensivo 2 Poggibonsi «Scuola Leonardo Da Vinci»: Arrichiello Rachele, Bakiaj Simone, Bandini Lisa, Bencini Giulio, Benini Valentino Neri, Bianchi Francesco, Bianchini Sofia, Caruso Elena, Chiaramonte Noemi, Cimini Federico, Ciochina Melissa, De Vita Giuseppe, Dervishi Sami, Donati Laura, Ferraj Reidi, Magazzini Giulio, Maggiori Zoe, Pasquini Adelaide, Pianigiani Niccolò, Pica Claudia, Russo Matteo Docente Tutor: Chiara Traballesi Dirigente scolastica: Maresa Magini

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