ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Secondaria di I grado P. della Francesca di Arezzo (AR) - 1A

Tifa per chi vuoi senza eccessi Ma in campo vince l’uguaglianza

Una nuova palestra per favorire la crescita umana dei ragazzi: lo sport è luogo di valori positivi

Tutti i giorni gli alunni e le alunne dell’istituto Piero della Francesca osservano con curiosità quel grande scheletro di legno che sta piano piano crescendo e che diventerà la nuova palestra: un luogo importante per la nostra scuola. Lì sarà possibile dedicarsi alle attività motorie, oltre che divertirsi, sfogarsi, costruire nuove amicizie ed imparare rilevanti valori trasmessi attraverso lo sport, ma utili anche in ogni altro contesto. Lo sport infatti è da sempre considerato un toccasana sia per il fisico che per la mente, aiuta a sviluppare capacità fisiche e psichiche; è risaputo che praticare attività sportive migliora e allunga l’aspettativa di vita.

L’apparato muscolare e scheletrico in primo luogo ne traggono il maggior beneficio, ma non è scontato anche l’effetto positivo sul sistema nervoso che rilassa i nervi e abbassa i livelli di stress. Gli antichi romani lo dicevano: «mens sana, in corpore sano» e questo dovrebbe essere ancora un insegnamento valido ai nostri giorni, dato che passando molte ore della giornata seduti, aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche, come il diabete o l’obesità, e scheletriche, come l’artrosi.

A maggior ragione vale la similitudine che paragona lo sport ad una pianta: coltivala giorno dopo giorno, con impegno, dando il tuo massimo, senza esagerare; mangia bene, riposa il necessario, il corpo ringrazierà.

Si sa poi che per noi ragazzi il movimento è vitale ed è un’ottima alternativa ai videogiochi o ai lunghi pomeriggi passati in casa da soli. Fare sport infatti non è solo un esercizio fisico, mediante il quale i ragazzi imparano a migliorare le loro capacità fisiche e a diventare molto agili con il proprio corpo, ma anche un allenamento sociale. Ogni giorno, chi si impegna in uno sport di squadra mette alla prova la fratellanza sportiva, la collaborazione e la cooperazione, il rispetto delle regole e degli altri e la valorizzazione dell’unicità stando in gruppo; insieme si assapora la vittoria con umiltà e si impara a gestire la sconfitta con dignità, come diceva Nelson Mandela: «Io non perdo mai, o vinco o imparo». Anche gli sport individuali sono altrettanto importanti perché insegnano valori fondamentali, come il rispetto delle regole e dell’avversario (fair play), la fiducia in sé stessi, lo spirito di sacrificio e la concentrazione. Indipendentemente dallo sport praticato, questi valori contribuiscono a creare una comunità basata sul rispetto reciproco, la lealtà, l’inclusione e l’accoglienza.

 

Lo sport ha una lunga storia che si è evoluta nel tempo.

Nell’antica Grecia, ad esempio, le olimpiadi erano uno dei momenti più importanti per l’intera società per il loro alto valore sportivo e religioso; si svolgevano ogni quattro anni nella città di Olimpia e durante i giochi, perfino le guerre erano sospese da una tregua per permettere ai partecipanti e al popolo di godere dello spettacolo. Nel medioevo si svolgevano tornei e giostre come esercizi di combattimento che nel tempo diventarono veri e propri spettacoli, ne è un esempio la celebre Giostra del Saracino che si svolge due volte l’anno ad Arezzo. La competizione, caratterizzata dalla sfida tra i quattro quartieri in cui storicamente è suddivisa la città, consiste nella rievocazione storica della lotta contro i saraceni. Quando si corre Giostra la città si veste a festa e accoglie turisti; proprio come oggi, anche in passato, i tornei e le giostre erano spettacoli molto apprezzati e contribuivano a trasmettere i valori della società cavalleresca: lealtà, coraggio e rispetto. Oggi manifestazioni che catturano un grande interesse sono le olimpiadi, importante evento sportivo che coinvolge atleti provenienti da tutte le parti del mondo. Le edizioni estive e invernali si alternano, permettendo a diverse attività sportive di essere conosciute e celebrate. Parallelamente, si svolgono le paralimpiadi, a cui partecipano atleti disabili, dimostrando come lo sport da sempre vada oltre qualsiasi barriera e forma di discriminazione.

 

Stella Agostini Agata Amore Federico Belli Bianca Benini Biondini Giovanni Caselli Aurora Coradeschi Ida Cornacchini Caterina Dragoni Sara Frangipani Elia Grazzini Alessandro Guadagnoli Matteo Iacono Tommaso Marcaccioni Fabio Martini Mia, Monnanni Giulia, Nocciolini Noah Pilastri Mattia, Piomboni Carlo, Plaku Niccolò Romano Gabriele Scaletti Pierfrancesco Serafini Gabriele Tecson Jayden Martina Ceccherini, Elena Lazzerini Federica Carello Rossella Esposito 

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