ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Oberdan di Pisa (PI) - 3A

Una giornata fantastica A bordo della nostra barca

Un viaggio meraviglioso nella scuola «Oberdan»: bussola, mappa e tanta fantasia

Tutto è iniziato quando le maestre ci hanno invitato a fare un viaggio in barca a vela. Alle 8:10 siamo arrivati al porto scuola «G. Oberdan» con borsette e borsoni, asciugamani, costumi, creme solari, bussole, mappe, binocoli, torce, libri, una campanellina, un portafortuna, un kit di pronto soccorso e buon cibo. Poi ci siamo divisi i ruoli: Riccardo e Arturo al salvataggio con maglietta rossa, Benedetta e Azzurra cuoche e infermiere, Edoardo e Alice alle vele, Raslan bibliotecario, Irene e Flavia addette all’ancora e Ambrosia alla mappa, Isabella, Alice e Diego torciari (così ci siamo divertiti a chiamarli), Matilde e Eva, le bussolaie, alla bussola, Anna e Elena al Timone, Elisa aiutante e Irene quella che salutava dalla banchina.

Siamo partiti con la fantasia in una giornata di vento ventilatore; ma anche di sole. Eravamo emozionati e impazienti di vivere questa avventura. Volevamo toccare tutto della splendida barca. All’inizio abbiamo issato le vele, poi steso i nostri teli da mare a prua e ci siamo messi la crema solare. Il mare tutto intorno a noi era né troppo agitato né troppo calmo, si sentivano le onde sbattere sulla barca e una volta è arrivata una molto grande che ci ha fatto cadere e noi ci siamo rialzati aiutandoci a vicenda.

Si sentiva l’odore del mare, dei pesci e delle conchiglie. È stata una giornata meravigliosa, siamo stati insieme e ci siamo rilassati. Abbiamo pranzato tutti seduti in cerchio; Azzurra e Benedetta avevano preparato un pranzetto delizioso! Ad un certo punto il sole ha iniziato a tramontare facendo tremare tutto quello che vedevamo intorno a noi e allora abbiamo deciso di buttare l’ancora. Ci siamo messi comodi ad osservare la meraviglia che ci circondava e Raslan, Isabella e Alice ci hanno letto una storia. Piano piano è diventato tutto buio, la luna si rispecchiava sull’acqua. Noi ci siamo addormentati e qualcuno nei sogni è arrivato in Sud America. Qualche giorno dopo abbiamo promesso a Luna che porteremo anche lei nella prossima avventura!

 

I curiosi e affascinanti termini del mondo della barca a vela.

Per poter navigare a vela noi, alunni della classe terza A della scuola Guglielmo Oberdan di Pisa, abbiamo dovuto conoscere le parti più importanti della nostra barca.

Qualche giorno prima di partire ai nostri occhi appariva come la più bella mai vista, aveva un albero maestro e due vele: una vela a prua dell’albero, che si chiama fiocco, e una a poppa, che si chiama randa. Il fiocco era tenuto fermo dallo strallo di prua e la randa aveva in basso il boma, un’asta alla quale è attaccato il lato basso della vela, e si attaccava allo strallo di poppa. Avevamo quindi capito che la parte anteriore della nostra barca a vela si chiamava prua e la parte posteriore si chiamava poppa.

Inoltre abbiamo scoperto che la parte della barca che emergeva dall’acqua si chiamava opera morta e quell’altra, cioè quella sott’acqua, si chiamava opera viva. Guardando dei libri bellissimi che aveva portato la maestra Elena abbiamo potuto vedere che sott’acqua, cioè nell’opera viva, c’erano: la chiglia, il timone che avremmo manovrato presto dalla ruota del timone che stava a poppa.

Il mondo della barca a vela ci è sembrato molto affascinante e abbiamo ancora molto da imparare e lo faremo.

 

Questa pagina del campionato di giornalismo de La Nazione è stata realizzata dalla classe III della scuola primaria G. Oberdan, I.C. V. Galilei Pisa. Ecco i piccoli cronisti: Diego, Riccardo, Eva, Luna, Azzurra , Ambrosia, Benedetta, Matilde, Irene, Arturo, Edoardo, Alice M., Isabella, Raslan, Flavia e Alice V.

Le insegnanti e tirocinanti che hanno coordinato il lavoro: Anna Mariani, Elena Sarlo, Irene Gasperini, Elisa Pellegrino e Giulia Alì.

Le altre insegnanti e l’assistente specialistica della classe: Amalia Verzera, Burchi Antonella, Laura Bevinetto.

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