ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Giuseppe Mazzini di Vecchiano (PI) - 5A, 5B

Benvenuti nel parco, acqua e macchia Alla scoperta dei tesori nascosti

Intervista a un migliarinese doc Umberto Micheletti: «Quando si faceva il bagno nel Serchio»

Cari lettori, oggi vi portiamo con noi a conoscere il Parco Naturale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli: un territorio unico per la sua biodiversità , frutto della modifica della linea di costa dovuta alle correnti del mar Tirreno e ai detriti portati dai fiumi che hanno formato la pianura con zone basse dette lame e da altre più elevate chiamate tomboli. In più troviamo la zona delle dune. Siete curiosi? Andiamo ad intervistare il signor Umberto Micheletti: cittadino di Migliarino, cultore del Parco, di cui ha prodotto preziose pubblicazioni fotografiche.

Quando e perché è nato il tuo amore per il parco? «Il mio è stato amore a prima vista nel mèzzo del parco mézzo (=bagnato) quando vidi il maestoso “re pino” e il cipresso calvo, che ha foglie e frutti simili al cipresso ma in inverno si spoglia; fu importato dall’America per scopi ornamentali, dalla famiglia Salviati».

Ci spiega cosa sono le lame? «A Migliarino c’è una delle lame più antiche e ricche di biodiversità, “il Fiumaccio”, una delle riserve del Parco, che si può visitare solo con una guida ambientale. Il cui accesso avviene dalla pineta in località Troncolo. È una zona umida della macchia la cui peculiarità sono i “ginocchi” ossia i pneumatofori, radici del cipresso calvo che svolgono una funzione di ossigenazione alle parti sommerse quando il terreno è allagato».

E delle dune, cosa ci può dire? «Le dune costiere, vero e proprio patrimonio di interesse pubblico, da preservare, sono piccole colline naturali a ridosso della spiaggia, con una varietà di specie sia animali, come il fratino che vegetali come la yucca , il fico degli Ottentotti e le agavi».

Signor Umberto, ci può raccontare com’era questo posto quando lei era piccolo? «Quando ero bambino, il paesaggio era molto diverso, la zona era più selvaggia, nel bosco si sentiva il verso degli animali e il Parco era parte della nostra vita. Si cacciavano anatre, fagiani e lepri. Si pescava nel Serchio e nel Lago di Massaciuccoli e dal mare si prendevano le arselle. In pineta, poi, c’era la raccolta dei pinoli che dava lavoro alla gente del luogo. Si faceva il bagno nel fiume, il Serchio era il nostro mare, era il nostro divertimento più grande. A proposito di questo vi ho portato un documento filmato».

E oggi cos’è cambiato? «Il Parco è un bene pubblico protetto. Alcune aree umide sono state ripristinate. La visita è regolamentata. Voi potete fare la differenza rispettando questo tesoro che sarà il lascito delle generazioni passate».

 

A molti di noi è capitato durante i nostri soggiorni a Marina di Vecchiano, di imbatterci in zone recintate e segnalate da cartellonistica che indicano la presenza della nidificazione del fratino (Charadrius Alexandrinus).

Una specie protetta che ha trovato sulle dune il suo habitat ideale. È un uccello cosmopolita, di piccole dimensioni e deve il suo nome al fatto che il maschio della specie presenta una piccola fascia scura sulla testa che gira intorno al capo dell’animale che ricorda la calotta di un frate. Nidifica sulle dune deponendo piccole uova in buchette non troppo profonde, nella fascia interna della spiaggia, a 20-40 m dalla riva del mare, dove un po’ di materiale spiaggiato e una rada vegetazione dunale, consentono ai fratini di mimetizzarsi e controllare se si avvicinano pericoli. Nonostante ciò le uova rimangono esposte ai predatori e soprattutto al rischio che il passaggio incontrollato di persone e animali domestici, danneggino o distruggano i nidi mettendo a repentaglio la loro riproduzione. Negli ultimi 15 anni la sua popolazione risulta dimezzata. La collaborazione del Comune di Vecchiano, della Lipu e del Wwf già da qualche anno ha permesso con la creazione delle recinzioni, la schiusa delle uova pur garantendo alle persone l’accesso al mare. Il fratino rappresenta un eccezionale valore naturalistico che insieme alle dune conferisce alla spiaggia di Vecchiano un valore aggiunto, una meraviglia unica che noi cittadini ci impegneremo a tutelare e proteggere.

 

Questa pagina del Campionato di giornalismo organizzato da La Nazione di Pisa è stata realizzata dalla classe V B: Barsanti Federico, Calvani Stella, Conforti Matilde, Del Carlo Arianna , Del Moretto Giulia, Dionisi Lorenzo, Grossi Marco, Liistro Lorenzo, Mannari Giacomo, Menichetti Alice, Moni Marco, Niccolai Cristian, Orsi Diego, Orsini Alessandro, Orsini Anna, Pacini Luca, Pancrazzi Aurora, Pasquali Gaia.

Insegnanti: Grossi Grazia, Quintavalli Laura, Sartori Samanta.

Hanno collaborato anche gli alunni e le insegnanti della V A. 

Votazioni CHIUSE
Voti: 196

Pagina in concorso