ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Carducci di Carrara (MS) - 3G

Va in onda il futuro della scuola Una radio per sintonizzarsi col mondo

Con l’emittente un modo nuovo di fare lezione in classe e di diventare cittadini attivi

Se si sale all’ultimo piano della ex Caserma Dogali, sede della Scuola media “Carducci” di Carrara, si può trovare un’aula speciale: non i soliti banchi, sedie e lavagna multimediale, ma una cabina di registrazione con microfoni, mixer, cavi, aste, computer, casse, videocamere, pannelli insonorizzanti, tutta strumentazione utile a produrre trasmissioni e podcast radiofonici.

Sì, perché all’I.C. “Carrara e paesi a monte”, ormai da qualche anno è attiva una vera e propria radio.

Non è così frequente che nelle scuole italiane ci sia un laboratorio radiofonico, infatti la nostra è una tra le poche in Italia ad averlo. Diverse radio scolastiche sono nate durante l’isolamento per la pandemia del Covid, in cui la didattica a distanza ha imposto un ripensamento delle abitudini didattiche.

La nostra scuola ha potuto fare questo investimento grazie a “L’ora di lezione non basta”, un progetto promosso dalla Rete delle scuole senza zaino, che aveva come obiettivo contrastare il dilagare della povertà educativa, attraverso la creazione di una comunità educante dentro e fuori la scuola. Per questo si è pensato che nessun mezzo di informazione potesse funzionare meglio della radio per fare da megafono su quanto succede a scuola, ma anche per raccogliere ciò che nel mondo accade. Così nel 2019, con l’aiuto di Contatto Radio Popolare Network, è stato costruito un vero e proprio studio radiofonico che, dopo una prima sperimentazione, ha iniziato da quest’anno scolastico a lavorare a pieno regime. Un palinsesto che giorno dopo giorno si arricchisce di nuove proposte: da inchieste e radio-documentari incentrati sugli argomenti di studio, umanistici o scientifici, fino alla tradizionale playlist a rotazione, dal notiziario scolastico a campagne di sensibilizzazione su specifici temi scelti dal parlamentino degli studenti (come un podcast sul hate speech e la promozione del Manifesto del linguaggio non ostile, prodotto all’interno di un percorso di cittadinanza digitale) e, ancora, da dibattiti su temi attuali, con la tecnica del debate, fino alla realizzazione di audiolibri, che all’inizio sono nati come strumenti ausiliari per alcuni nostri compagni ipovedenti o con difficoltà nella lettura, a dimostrazione del carattere inclusivo delle attività svolte.

Alla Carducci la radio offre non solo la possibilità a noi studenti di fare scuola in maniera diversa dal solito, ma è anche l’occasione per riflettere su un uso consapevole dei mezzi di informazione e per diventare cittadini attivi.

 

Contrariamente a quanto si può pensare la diffusione di Internet non ha generato un declino della radio che sembra in crescita anche tra i giovani. Proprio un’epoca, in cui siamo tutti perennemente connessi, ha aumentato il potenziale della radio che può essere oggi fruita non più soltanto dall’elettrodomestico radiofonico – che ormai quasi nessuno dei giovani possiede – ma dai diversi device che accompagnano le nostre giornate. E secondo il rapporto Censis «Circa 19 milioni di italiani con più di 18 anni, il 45,0% del totale, seguono i programmi radiofonici in video (da tv, smartphone, pc…), e tra i giovanilaquotaraggiungeil58,2%, mentre tra gli over 65 si ferma al 23,3%». Nella fascia al di sotto dei 24 anni si concentra circa il 20% del pubblico e questo dato è destinato a crescere visto il successo che stanno riscuotendo tra i giovani le piattaforme di podcast, lo streaming musicale e la transizione verso la radiovisione, che sta annullando i confini tra radio e video. Queste trasformazioni investono anche la scuola e se rimangono ancora poche le stazioni radio realizzate in edifici scolastici è pur vero che una didattica radiofonica (con attrezzature portatili) si sta sempre più affermando. Ad esempio, in epoca di Covid e di didattica a distanza è nata Radiosa, una rete di radio scuole domestiche in cui l’ideatore Matteo Frasca ha messo insieme scuole orientate a un uso creativo della radio, secondo i principi della “Grammatica della Fantasia” di Gianni Rodari.

 

Ecco di seguito le iniziali dei nomi degli alunni della classe 3G della scuola media “Carducci” di Carrara, I.C. “Carrara e paesi a monte”: A. A.; I. B.; A. B.; S. C.; S. D.; A. F.; C. F.; T. F.; V. G.; A. K.; H. K.; M. S.; V. S.; E.; T.; M. T.; G. V.

I ragazzi hanno riferito della propria esperienza formativa di costruzione e realizzazione di una radio all’interno dell’edificio scolastico di via Cucchiari.

Un’esperienza che, come riferiscono gli autori, ha insegnato a usare responsabilmente media, device e social con la consapevolezza di essere autori e protagonisti della notizia.

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