Felicità e paura tra i giovani di oggiCosa ha rivelato il nostro sondaggio
Attraverso un’indagine abbiamo scoperto cosa spaventa e cosa piace ai ragazzi delle scuole di Radda
Cosa spaventa e cosa rende felici i giovani di oggi? Per scoprirlo abbiamo fatto un’indagine che ha coinvolto cinquantadue ragazzi di età compresa tra i dieci e i quattordici anni della Scuola Primaria e Secondaria di I Grado di Radda in Chianti. Il nostro lavoro è iniziato con l’elaborazione di un questionario di dieci domande volte a capire come i ragazzi vivono il presente e cosa si aspettano dal futuro.
La prima domanda ha chiesto cosa li spaventa del tempo che stanno vivendo. Dalle risposte è emerso che il 38% dei ragazzi è spaventato dalla guerra, in particolare temono che i conflitti attualmente in corso possano estendersi e coinvolgere in modo diretto il nostro paese. Altre paure che sono emerse sono invece legate al proprio vissuto: i ragazzi temono il giudizio negativo dei compagni (12%); di perdere l’affetto degli amici e rimanere soli (11%); di perdere i propri familiari (10%); dell’insuccesso scolastico (10%). Sono inoltre spaventati, anche se in misura minore, dall’inquinamento, dal cambiamento climatico e dall’intelligenza artificiale perché temono possa avere il sopravvento sull’uomo. Le paure che gli intervistati hanno riguardo al futuro non sono molto diverse da quelle del presente: resta la paura della guerra (in particolare che scoppi la Terza Guerra Mondiale), di un clima sempre più ostile all’uomo e dell’eccesso di tecnologia che faccia perdere alle persone le relazioni umane. Rispetto a se stessi, invece, temono di fare scelte sbagliate, di non realizzare i propri progetti e di non riuscire a diventare un adulto soddisfatto. E come affrontano le paure i ragazzi intervistati? Oltre la metà ha risposto di affrontarle da soli (58%); parlandone con i genitori il 24% (si tratta degli intervistati più giovani, dieci/undici anni); condividendole con gli amici il 18%.
Dopo aver sondato le paure, abbiamo raccolto le loro risposte riguardo a cosa li rende felici. A chi pensa che i giovani si sentano felici se possono indossare scarpe firmate o avere un cellulare ultimo modello diamo delle buone notizie. Infatti abbiamo scoperto che il 45% dei ragazzi vive momenti di felicità insieme ai propri familiari: la famiglia rappresenta il centro degli affetti, il luogo dove sentirsi sicuri e dove poter condividere esperienze di gioia. I ragazzi danno valore alle piccole cose vissute con i genitori o con i nonni: guardare un film, fare un gioco da tavolo, cucinare insieme… L’amicizia rappresenta l’altro elemento fondamentale: dalle risposte infatti è emerso che il 39% è felice stando con gli amici e vivendo con loro momenti di gioco, di emozioni e di scoperte.
Una minoranza dice di sentirsi felice praticando sport o stando a contatto con la natura. Per la stragrande maggioranza degli intervistati la felicità è sempre un momento di condivisione.
Dalla nostra indagine quindi abbiamo capito che, sebbene i ragazzi abbiano molti timori riguardo al loro presente e al loro futuro, credono ancora nei valori umani fondamentali.
La seconda parte della nostra indagine si è indirizzata a capire come i ragazzi immaginano il mondo del futuro. Abbiamo chiesto quali trasformazioni si aspettano e se tali cambiamenti avranno conseguenze positive o negative nella vita dell’uomo. Tutti gli intervistati pensano che il mondo del futuro sarà ipertecnologico, ma il loro atteggiamento nei confronti della tecnologia non è univoco. Molti infatti pensano che i progressi tecnologici aiuteranno la vita delle persone, rendendola più facile, comoda, si-cura e stimolante. Altri, invece, temono che il computer arrivi a sostituire il cervello umano, che gli smartphone annullino i rapporti interpersonali e che i robot sostituiscano il lavoro dell’uomo, aumentando così la disoccupazione. Riguardo al problema dell’inquinamento, una parte considerevole dei giovani non crede che le cose andranno meglio: immaginano un pianeta pieno di rifiuti, ancora più sfruttato dall’uomo, con eventi climatici sempre più estremi. Una piccola luce di speranza, tuttavia, emerge da un numero esiguo di ragazzi, i quali, al contrario, si immaginano il mondo del futuro più pulito proprio grazie alle scoperte tecnologiche e a un atteggiamento più responsabile di tutti gli abitanti del pianeta. Ci sembra importante sottolineare che, in alcune risposte al questionario, i ragazzi più grandi hanno detto di desiderare una società più giusta, inclusiva, senza stereotipi e pregiudizi. L’ultima domanda del sondaggio ha chiesto se i giovani sono ottimisti o pessimisti riguardo al loro futuro. Questi sono i dati: pessimisti 35%, ottimisti 65%.
La redazione della classe quinta della Scuola primaria di Radda in Chianti è composta da: Benvenuti Francesca, Bosco Gori Arianna, Bozzi Federica, Bozzi Vittoria, Bulli Rachele, Debessai Mattia Leone, Palagi Alberto, Sula Melisa, Xeka Elisa Docente tutor: Beatrice Bovini Dirigente scolastica: Maria Antonia Manetta