Piccoli gesti, grandi cambiamenti Facciamo scelte consapevoli
La scelta giusta nei consumi quotidiani è quella che rispetta l’ambiente e i diritti umani
Ogni giorno ognuno di noi compie moltissime scelte, cioè applica la propria volontà per decidere tra due o più opzioni. Possiamo scegliere cosa mangiare, come vestirci, se stare attenti o no in classe, se essere gentili o prepotenti. Ma fare una scelta significa anche agire secondo dei valori. La scelta giusta, cioè quella che ha alla base dei principi di solidarietà, rispetto e correttezza, può essere non solo personale, ma può riguardare il benessere di tutti, coinvolgendo i nostri comportamenti quotidiani nei consumi, che dovrebbero essere basati sulla sostenibilità e sulla solidarietà. La sostenibilità riguarda le azioni che salvaguardano l’ambiente e la salute delle persone. Se la applichiamo ai consumi, dovremmo cercare di evitare lo spreco e quando si compra pensare a come quella cosa è prodotta e a quanti passaggi fa per arrivare a noi. Per quanto riguarda i cibi è importante comprare le giuste quantità per evitare lo spreco, acquistare cibi biologici, per la produzione dei quali non vengono utilizzate sostanze inquinanti, o cibi prodotti nelle vicinanze, i cosiddetti prodotti a km 0, per inquinare meno con il trasporto.
Dovremmo stare attenti anche al tessuto dei vestiti che indossiamo, in modo che non contenga colori tossici o plastiche che si disperdono nell’acqua con il lavaggio. La plastica ormai è presente ovunque e forma enormi isole di rifiuti, che galleggiano negli oceani e anche nel mar Tirreno nei punti in cui convergono le correnti. Quando si frantuma (microplastiche) viene ingerita dai pesci ed entra nella catena alimentare. In altri casi va a depositarsi sul fondale o sulle coste.
Ad esempio l’isola di Henderson, sperduta nel mezzo del Pacifico, pur essendo disabitata, è invasa da tonnellate di rifiuti. Oltre al rispetto verso l’ambiente, bisogna considerare se sono tutelati i diritti umani dei lavoratori che producono ciò che noi acquistiamo, poiché in alcuni Paesi vengono sfruttati sia adulti che bambini. Se i lavoratori sono stati pagati in modo giusto, hanno avuto condizioni di lavoro dignitose, non sono stati discriminati in base al genere e non sono stati sfruttati i bambini, sulle merci viene apposto un logo che contraddistingue il commercio equo e solidale, che certifica che il prodotto è stato fatto rispettando i diritti umani e i criteri di sostenibilità ambientale. Quindi tutti insieme, con piccoli gesti quotidiani e informandoci per essere consapevoli del percorso di produzione e commercializzazione dei prodotti, possiamo cercare di cambiare le cose.
Viviamo nell’epoca del consumismo, vogliamo avere tutto ciò che ci viene mostrato dalle pubblicità e anche la moda non si sottrae diventando fast fashion. Oggi ogni cosa ha vita breve e viene subito sostituita da una versione più evoluta o da nuove tendenze. Noi ragazzi siamo soggetti a questo e così facendo stiamo rovinando il pianeta. Per evitare questo possiamo donare abiti che non indossiamo. Scegliere non è soltanto acquistare con intelligenza ciò che realmente ci serve ma significa dare una seconda vita a quello che non usiamo, riparandolo o dandogli un altro scopo.
Fare la scelta giusta significa acquistare prodotti di qualità, che durino a lungo, che siano di materiali “buoni” come cotone e lana. Spesso siamo invogliati ad acquistare indumenti a basso prezzo non sapendo qual è l’origine del prodotto, che potrebbe avere lavoratori sfruttati. L’altra conseguenza di acquistare a basso prezzo è che questi vestiti, fatti di materiali scadenti, vengano presto smaltiti. Ma dove finiscono? A pagarne le conseguenze è il nostro pianeta, ad esempio nel Deserto di Atacama in Cile, che è il più grande “armadio” del mondo, vengono depositati abiti provenienti da ogni luogo. Per combattere la fast fashion dobbiamo smettere di comprare tutto ciò che vediamo, cambiando le nostre abitudini, altrimenti ci ritroveremo in un mondo senza più uno spazio pulito dove poter vivere.
Classe II A: Alex Stefan Ailiesei, Leonardo Bertoloni, Sofia Bussini, Federico Carminati, Elia Cupini, Lidia Della Pina, Clelia Fileti, Elisa Fresco, Jean Paul Halilovic, Alessio Lucetti, Sergio Magnani, Aurora Masotti, Matilde Menconi, Tommaso Meniconi, Anna Patriarchi, Gioele François Pedroni, Anna Sodini, Matilde Maria Soldati, Elena Spartano, Alessandro Storti.
Tutor: Maria Luisa Cricca.
Classe II E: Alessandra Maria Ababei, Emma Babbini, Guido Gabriel Bedini, Melissa Bertani, Emma Biggi, Marco Biggi, Francesca Bonelli, Denis Cristian Cristoltan, Lara De Pellegrin, Adam Ennasiri, Jadiel Garcia Reyes, Mattia Gianfranchi, Maria Emma Imelli, Sami Ksebi, Ilan Primo Massari, Alessandro Profili, Noemi Santi, S.M. Sofia Valsuani. Tutor: Francesca Spinetti. Dirigente Elsa Daniela Novelli