ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Alighieri D. di Arpiola di Mulazzo (MS) - 2A

Coristi in aula, progetto inclusivoI fondi del Pnrr per le scuole

La scoperta della musica come momento di unione. «La felicità di cantare insieme»

Era una giornata scolastica come tutte le altre. Durante l’assegnazione dei compiti, i prof ci hanno proposto un progetto: canto corale a cappella. E ci è stato detto che alla fine del laboratorio avremmo fatto un concerto insieme a due cori, il “Santa Pazienza” e il coro degli alpini “Monte Sillara” di Bagnone.

“Ma sappiamo cantare in un coro? E senza strumenti di accompagnamento?” ci siamo chiesti in silenzio, guardandoci negli occhi. Da qui il laboratorio con il Maestro dei due cori, Ivano Poli, che ci ha guidato per cinque settimane.

Ci hanno dato una mano anche Marco, Riccardo e Edoardo, giovani coristi allievi del Maestro Ivano.

Edoardo ci ha colpito molto perché ci ha detto di avere cominciato a cantare in un coro quando aveva la nostra età. Il primo giorno, hanno cantato per noi: siamo rimasti a bocca aperta! Prima di allora non sapevamo che solo tre, quattro voci potessero fare tali sinfonie! Ivano ci ha spiegato che ciò che avevamo ascoltato era insieme melodia e armonia e che in un coro misto ci sono quattro voci: soprano (la voce femminile più acuta), contralto (la voce femminile più bassa), tenore (la voce maschile più acuta), basso (la voce maschile più bassa). È stato emozionante scoprire che la nostra voce ha un nome! Non eravamo abituati a cantare a più voci e ci abbiamo messo parecchio per fare le note alla giusta altezza. Abbiamo cantato diverse canzoni, tra cui Siyahamba, Tu scendi dalle stelle e Vento sottile, un canone. Per Tu scendi dalle stelle abbiamo modificato le note perché i bassi non riuscivano a raggiungere quelle più gravi; ma allora per i soprani erano troppo alte, quindi ci abbiamo messo un po’ di tempo a trovare la tonalità giusta, come ci ha spiegato Ivano attraverso uno strumento che si chiama anche lui “corista”.

Abbiamo imparato tante cose sulla musica, e ci siamo messi alla prova, era un’attività molto diversa da quelle che facciamo di solito; abbiamo affrontato le difficoltà e siamo stati tenaci e uniti perché volevamo riuscire. E come eravamo felici quando riuscivamo a cantare insieme! La sera del concerto eravamo emozionatissimi. Prima di esibirci, abbiamo ripassato le canzoni, poi abbiamo fatto una sorpresa al pubblico cantando mentre andavamo sul palco. Dopo di noi, si sono esibiti gli altri due cori e alla fine tutti insieme abbiamo cantato un altro canone, Chi nasce matto. Non ci aspettavamo che le nostre semplici voci potessero fare musica! Quest’attività ci è piaciuta molto, speriamo che si rifaccia in futuro.

 

Tra i cori della Lunigiana ci sono il coro maschile Lunigiana di Fivizzano, la corale di voci miste Santa Cecilia e l’ensemble femminile Registri Variabili di Pontremoli, e il coro maschile San Giorgio a Filattiera. Abbiamo intervistato un corista conosciuto al corso, Edoardo Chiartelli, 22 anni, membro dei cori Monte Sillara e Santa Pazienza.

Qual è l’età giusta per iniziare a fare canto corale? «Qualsiasi età, il canto corale è alla portata di tutti. Canto da die-ci anni e non ho mai seguito lezioni di canto, non so la teoria musicale, non suono strumenti.

Anzi, vi dirò: alle medie si suona il flauto, no? Ecco, da quando canto, sono diventato molto più bravo a suonare il flauto».

Non eri a disagio tra persone più grandi di te? « Mai sentito a disagio. Avere a che fare con persone di ogni età mi ha insegnato a stare con gli adulti, con reciproca stima e considerazione di parità. Il coro è qualcosa di ancestrale. Nel coro c’è musica, teatro, poesia. Cantare è bello e fa bene alla salute, ma è con l’esperienza che capisci veramente che cosa stai facendo: all’inizio impari le canzoni a memoria, dopo un po’ l’apprendimento non riguarda più la memoria ma è un processo cognitivo di costruzione: sai la canzone non perché la ricordi, la sai perché l’hai capita! Hai capito perché quella nota è così e non altrimenti, hai capito perché una canzone è più bella di un’altra. Cantare in un coro dà una comprensione profonda della musica.

 

I nomi degli studenti di 2A della scuola media ’Alighieri”, di Arpiola di Mulazzo dell’istituto ’Pietro Ferrari’ di Pontremoli. Il docente coordinatore è Alberto Santini, il dirigente scolastico Antonio Giusa.

Il corso di canto corale è stato attivato grazie all’Istituto ’Giulio Tifoni’ di Pontremoli. Classe seconda: Sofia Agnetti, Brando Antoniotti, Bianca Bertolini, Giorgio Biasini, Angelica Bota, Alessia Botta, Giacomo Calani, Samuele Erta, Gabri Frigoli, Darius Hariuc, Clarisa Hoxha, Cristal Lucchetti, Ginevra Maestrelli, Dennis Magurno, Emma Malatesta, Dalia Nobili Park, Lorenzo Pagano, Gabriele Porteri, Rachele Terranova, Francin Vanderpool Vasquez, Gabriel Xhuveli, Gabriele Zeqo.

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