ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Pascoli di Orentano (PI) - 5A

L’ossessione artificiale Bambini che giocano troppo

Tante ore davanti allo schermo possono causare problemi alla vista e alla mente e dolori posturali

Negli ultimi anni, i videogiochi sono diventati un passatempo, sempre più comune e frequente nella vita di molti bambini e ragazzi. In quasi tutte le case oggi, è presente una play station o una Nintendo, in generale un gioco elettronico che incolla i giovani di quella casa, per troppo tempo, davanti ad uno schermo. Si preferisce giocare ad un videogame piuttosto che ad un gioco da tavolo o fuori in giardino.

Ma che cosa, dei giochi elettronici, attira cosi tanto noi ragazzi? Uno dei motivi che spinge a giocare è la grafica, che ormai è sempre più realistica. I giochi di oggi sembrano veri e propri film, con paesaggi mozzafiato, personaggi che si muovono come persone reali ed effetti speciali che danno l’impressione di essere dentro al gioco. Si possono vivere avventure incredibili come combattere contro mostri e fare cose che nella vita reale non sono possibili, come volare o diventare supereroi. Un altro aspetto che piace molto ai ragazzi è la competizione. Nei giochi online, possiamo sfidarci con amici e ragazzi di tutto il mondo e nelle sfide si possono superare ostacoli e raggiungere livelli sempre più alti.

I videogiochi sono anche un modo per stare insieme agli amici giocando comodamente ognuno a casa propria oltre a permettere di en-trare in contatto con persone nuove.

Se da un lato, però, ci divertono e ci permettono di passare ore in compagnia dei nostri amici, dall’altro, non sempre i videogiochi hanno un effetto positivo sulla nostra vita.

Uno degli effetti più evidenti dell’uso prolungato dei videogiochi riguarda la nostra salute. Passare troppe ore seduti davanti allo schermo può causare problemi alla vista. Inoltre, stare fermi per molto tempo può portare a dolori posturali, per non parlare della salute mentale. Giocare per tante ore ogni giorno può renderci più irrita-bili e nervosi e diminuire la concentrazione nello studio.

Un aspetto molto importante è che i videogiochi possono sostituirsi ai rapporti personali: invece di giocare all’aperto o fare altre attività insieme, finiamo per passare tutto il nostro tempo a giocare da soli o online.

Ma l’aspetto indubbiamente più preoccupante è la dipendenza che i giochi elettronici creano. Alcuni ragazzi sono talmente coinvolti nei giochi che non riescono più a smettere di giocarci e passano ore ed ore, senza accorgersene davanti agli schermi: una vera e propria ossessione artificiale.

 

Videogiochi si, videogiochi no.

E se vi fossero delle alternative valide? Noi la pensiamo cosi.

Giochi all’aperto e sport.

Jacopo: «Pratico tennis da due anni, mi piace tanto»; Michele: «Ho gli allenamenti tre volte a settimana, li preferisco ai videogiochi»; Samuele: «Anche se amo giocare con la play, il calcio mi permette di stare con gli altri e fare movimento».

Giochi da tavolo e creatività.

Simone: «Invece di rimanere ore davanti ad un monitor, creo giochi con la fantasia». Rebecca: «Amo creare, soprattutto disegnare con la fantasia».

Lettura e scrittura di storie.

Gaia: «Leggere libri mi permette di esprimere le mie emozioni» Passatempi musicali e teatrali.

Ester: «Nel mio tempo libero creo coreografie di ballo con la musica». Emma: «Da molto tempo vado a ginnastica ritmica quattro volte a settimana».

Tempo con famiglia e amici.

Andrea: «Giocare con mio fratello in giardino, troppo bello»; Lorenzo: «Insieme al mio nonno vado a pescare e a recuperare le galline che scappano dal pollaio»; Yasmine: «Spesso invito i miei amici, abito in campagna e giochiamo all’aperto»; Ginevra: «Mi piace stare con la mia famiglia perché mi da calore e amore cosa che i videogiochi non danno».

I nostri amici animali.

Elijah: «Nei miei pomeriggi non manca mai giocare con il mio cane»; Mia: «Mi dedico tanto alla cura dei miei cuccioli molto meglio che uno schermo freddo».

 

Articoli e disegni di questa pagina sono stati realizzati dalla 5^ A della scuola Primaria Pascoli di Orentano, Istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Castelfranco: Rebecca Abatiello, Simone Agrumi, Ester Alderotti, Elijah Banci, Jacopo Carmignani, Michele Castigliego, Emma Colletti, Yasmine Farouki, Gaia Fusco, Lorenzo Maddalena, Andrea Morgigni, Samuele Nelli, Mia Pagani, Ginevra Telese.

Docenti tutor Elena Buoncristiani e Antonella Colella.

Dirigente scolastico Sandro Sodini.

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