ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Giovanni XXIII di Terranuova Bracciolini (AR) - 1C, 3D

Terranuova, un paese per tutti? Un tour in centro per scoprirlo

Tra le vie del nostro paese abbiamo osservato le criticità e individuato gli interventi di qualità

Siamo usciti per le vie del nostro comune. Un’esplorazione che, giovedì scorso, ha coinvolto noi ragazzi delle classi 1C e 3D dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII, di Terranuova. Ci siamo divisi in vari gruppi per osservare nel miglior modo possibile i vari problemi relativi alla fruizione dei luoghi dell’ambiente in cui viviamo. Siamo partiti dalla nostra scuola, iniziando il percorso dirigendoci verso Viale Piave, dove abbiamo riscontrato un grave errore progettuale: le strisce pedonali sono poste in modo scomodo per attraversare la strada.

Viale Piave è però un ambiente molto piacevole per via della vegetazione che regola il clima in tutte le stagioni rendendolo più mite ed è percorribile grazie ad un camminamento che permette a noi ragazzi di raggiungere la scuola in sicurezza. È presente un’ampia zona di parcheggio molto comoda anche per le famiglie che vivono più lontano e che devono portare i propri figli a scuola. Data la grandezza e il verde che vi si trova, la via necessita di attenzione e manutenzione maggiore. In Via Concini (strada del centro storico) c’è un percorso protetto, ma difficilmente percorribile per i non deambulanti e l’incrocio di accesso alla strada è molto pericoloso.

Continuando il nostro percorso siamo arrivati in Piazza Trieste: in essa troviamo una sola entrata funzionale per le persone con mobilità ridotta e manca una seconda via d’uscita; inoltre spesso influisce la mancanza di rispetto delle persone irresponsabili che parcheggiano i propri mezzi intorno alla piazza e ostruiscono l’entrata.

La piazza è molto frequentata anche da noi giovani essendo un luogo piacevole, ottimo per passare del tempo in compagnia.

Successivamente ci siamo spostati in Via Fazia dove è presente l’oratorio; nella strada ci sono numerosi incroci con una bassissima visibilità quindi molto pericolosi. In Via San Tito non è presente un marciapiede ma è segnalato un percorso con delle strisce pedonali che permettono di potersi muovere a piedi senza correre pericoli; bisogna quindi conoscere come è strutturata la città per spostarsi in modo sicuro. Ci siamo diretti verso l’autostazione dove durante il nostro cammino, abbiamo notato che molti cartelli stradali erano ricoperti da adesivi che compromettevano la loro visibilità.

Successivamente abbiamo continuando la nostra uscita in Viale Europa; lì i semafori hanno una breve durata. Infine siamo risaliti da Via XXVII Aprile per tornare a scuola ma abbiamo trovato marciapiedi privi di rampe di accesso o nel caso ci fossero, degli alberi intralciano il cammino impedendo il raggiungimento delle panchine che sono sullo stesso marciapiede.

 

Nell’uscita delle nostre classi, 3D e 1C abbiamo scoperto che la nostra città non è solo come la conosciamo e vediamo noi; infatti analizzandola accuratamente sono emersi dettagli che non avevamo mai notato. Le strisce pedonali finiscono su un albero; i marciapiedi della via principale sono spesso inaccessibili alle persone che necessitano una facilitazione perché generalmente non sono dotati di rampe; alcuni marciapiedi le hanno, però sono inutili perché non permettono una semplice uscita. Abbiamo notato che il parcheggio dei disabili e quello per le donne incinta spesso non viene rispettato e occupato da chi non ne ha diritto. Più volte gli automobilisti parcheggiano i loro mezzi davanti all’ unica rampa di accesso ad una bella piazza alberata.

Pensiamo che un buon percorso debba avere più vie di uscita sia per motivi di sicurezza che civici. Alcuni semafori sono sprovvisti di dispositivi uditivi per gli ipovedenti oppure ne sono forniti ma consentono solo un attraversamento molto rapido. Alla luce di quanto osservato, ci chiediamo come sia possibile che i progettisti dell’urbanistica non abbiano preso sufficientemente in considerazione questi importantissimi aspetti.

È doveroso da parte nostra far notare questi dettagli che appaiono insignificanti ma che sono molto rilevanti. Il nostro compito è impegnarci affinché la nostra generazione possa apportare le modifiche necessarie a far sì che la nostra città divenga più sicura, più accessibile, più inclusiva e dunque più felice.

 

Bartalotta, Benucci, Bucciarelli, Bushi, Cellai, Ezzarouali, Forni, Ghiuzan, Gori, Mereghetti, Mini Falcioli, Mugnai, Olmastroni, Padelli, Pandolfini Gaia, Pandolfini, Pizzi, Singh, Staderini, Stoppielli, Tocila.

Binazzi, Cavuti, Cerofolini, Donati, Faraoni, Foggi, Galluzzo, Italiano, Jonuzi, Kaur, Maselli, Odomankoma, Pasqualetti, Piazzese, Rabatti, Rossi, Rullo, Sing, Valli. Tutor: Lorenzo Puopolo Insegnanti: Chiara Beltrami, Laura Tozzi, Leonardo Menchiari, Daniele Malvisi Luisella Orsini

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