ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Passaggio di Bettona di Passaggio di Bettona (PG) - 3B

Bettona svela i suoi tesori Benvenuti a borgo Piaceri

Un pugno di antiche costruzioni nella campagna locale: ecco cosa hanno scoperto i nostri reporter

Bettona: un territorio ricco di arte e di storia che ogni tanto rivela delle piccole perle ancora sconosciute ai più. Tra queste borgo Piaceri, un pugno di antiche costruzioni nella campagna locale, un gioiello che abbiamo scoperto facendo una ricerca per il F.A.I. E’ costituito da quello che una volta era un casino di caccia, una piccola chiesa, una casa padronale e una canonica. L’origine del borgo risale al 1700 quando, a Girolamo Piaceri, capostipite della famiglia, fu affidata, in quanto fattore, una tenuta a Bettona dai potenti conti Baglioni, stirpe che fece la storia di Perugia e che possedeva in Umbria moltissimi terreni. Il borgo attuale prese origine da una struttura già esistente che fu modificata e affiancata da una piccola chiesa. Girolamo Piaceri fu un capostipite prolifico, avendo avuto sette figli, di cui il più importante ai fini della nostra ricerca fu Giovan Battista.

Sulle orme del padre egli amministrava la tenuta, dove decise di vivere insieme ad un fratello che si chiamava Salvatore, sacerdote e canonico, sfuggito alla soppressione napoleonica che esiliò quasi tutti gli undici canonici presenti nel territorio bettonese.

Proprio Salvatore fece realizzare uno degli elementi più significativi di borgo Piaceri, una campana staccata dalla chiesina e datata 1789. Giovan Battista ebbe due figli: Girolamo (curato) e Giovanna, che sposò il notaio di Velletri Vincenzo Badia. Dal 1800 in poi quella che fu inizialmente la famiglia Piaceri cambiò nome attraverso una serie di matrimoni contratti dai discendenti di Girolamo, trasformandosi prima in Badia, poi Bazzoffia e quindi Caponi. È Ettore Caponi, figlio di Marcello Maria Caponi, ad averci raccontato la storia di Borgo Piaceri, sottolineando che fu proprio il padre a recuperare il complesso rimasto abbandonato negli anni e a riscostruirlo come era in origine. Borgo Piaceri era una struttura di campagna dotata di tutto quello che poteva es-sere utile ad una vita contadina caratterizzata dall’autonomia. In sostanza era una tenuta agricola.

Al suo interno si trovavano, infatti, un piccolo mulino per il grano e un frantoio per l’olio (di cui ancora oggi si conserva la macina e che era collegato ad un complesso sistema idraulico), la falegnameria e l’officina del fabbro. Fondamentale era il grande orto ampio due ettari (estensione inusuale per il tempo), i cui prodotti, oltre che a soddisfare le necessità dei coloni, venivano venduti nei mercati di Perugia e Foligno garantendo una certa ricchezza.

 

Parte importante di borgo Piaceri è la sua piccola chiesa, che serviva ai bisogni spirituali della comunità dei trenta coloni che lavoravano nella tenuta e degli abitanti della campagna circostante. Caratteristica dell’edificio sacro è la mancanza del campanile, che è situato sul tetto della canonica in corrispondenza della stanza da letto di don Salvatore Piaceri, figlio del capostipite Girolamo, al quale bastava affacciarsi alla finestra per suonare la campana. Originariamente la chiesa era un magazzino, poi riadattato. Situata a sinistra del torrente Sambro, risale alla metà del 1700. Presenta un altare a stucco preconciliare (il sacerdote dà le spalle ai fedeli) ed è dedicata a S. Antonio da Padova. Sopra l’altare un dipinto, realizzato da un artista di campagna sconosciuto, rappresenta il santo, riconoscibile dal giglio bianco, nell’atto di rivolgersi alla Madonna del Buon Consiglio al fine di intercedere per il borgo. Sullo sfondo, rappresentato il lacus umber: un acquitrino esistente moltissimi anni fa, poi bonificato dagli Etruschi. La chiesina faceva parte dell’antico percorso che il lunedì di Pasquetta collegava i luoghi sacri di Bettona (S. Gregorio, S. Quirico, Chiesina Piaceri, Madonna del Ponte, Chiesa del Boccaglione, S. Croce) e di cui ancora oggi rimane traccia, per testamento della nonna e della bisnonna di Ettore Caponi, nella piccola processione che ogni lunedì dell’Angelo parte da Passaggio di Bettona verso questo luogo di culto.

 

La pagina è stata realizzata dagli studenti della classe 3B della scuola secondaria di I grado di Passaggio di Bettona. La dirigente scolastica è la dottoressa Silvia Mazzoni. Ha seguito i ragazzi la professoressa Paola Gabrielli in collaborazione con le professoresse Maria Cristina Censi e Giulia Pennoni Piccioni.

Al signor Ettore Caponi va la nostra profonda gratitudine per averci rivelato la storia del piccolo borgo del territorio bettonese. La scuola ha partecipato a tutte le edizioni del Campionato di giornalismo de La Nazione (nella foto in basso borgo Piaceri).

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