ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Conservatorio S. Niccolò di Prato (PO) - 2B

La lettura come medicina Il benessere è tra le pagine

Numerosi studi confermano che una delle pratiche più amate è anche molto salutare. Secondo una recente pubblicazione consultare i libri riduce lo stress e allungherebbe addirittura la vita

Secondo l’Istat nel 2022 a leggere in Italia è il 73,6% della popolazione. Cifre non sempre costanti nel tempo, certo. Ma quel che sembra certo secondo recenti ricerche scientifiche, è il fatto che leggere regolarmente potrebbe rallentare il processo di invecchiamento, offrendo anche benefici psicofisici.

Dedicare anche solo mezz’ora al giorno alla lettura potrebbe diventare un’arma efficace contro lo stress. Ecco perché immergersi in un libro non è solo un piacere, ma anche una vera occasione per la salute. Perché così tanti studi si concentrano in modo particolare sulla lettura? In un’epoca precipitosa e impaziente come la nostra, il livello di stress gioca un ruolo fondamentale nell’invecchiamento. La lettura offre un modo semplice, ma efficace per abbassare la tensione, bastano pochi minuti immersi in un buon romanzo per abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che può danneggiare le cellule se presente in quantità eccessive. Non è un caso che la lettura venga spesso paragonata alla meditazione: entrambe portano a un profondo stato di rilassamento. Ma non è tutto: leggere potrebbe addirittura allungare la vita. Una ricerca pubblicata sulla rivista accademica «Social science & medicine», ha dimostrato che le persone che leggono libri regolarmente vivono in media 2 anni in più rispetto a chi non legge. Questo effetto è stato osservato anche dopo aver tenuto conto di fattori come lo stato di salute e il livello d’istruzione. Secondo gli studiosi, il motivo principale è legato alla riduzione dello stress che comporta benefici fisici ed emotivi. Uno degli autori dello studio spiega infatti che leggere non solo allena la mente, ma crea anche un senso di connessione con il mondo, migliorando la qualità della vita. Inoltre esiste «Nati per leggere» un programma, presente ormai in tutta Italia ma di origine anglosassone, che propone attività di lettura che favoriscono la relazione genitore e figlio. Ne fanno parte l’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino. Gli studi scientifici a partire dimostrano come i bambini che hanno avuto la possibilità di leggere quotidianamente riescano a scrivere e leggere con maggior facilità, ma soprattutto dimostrino, una volta cresciuti, di muoversi nel mondo da cittadini consapevoli. Inoltre avranno un vocabolario più ampio, riuscendo a mantenere la concentrazione. La lettura non è solo un piacere, ma un investimento per il futuro, rimane una potente medicina per chi trova in essa un meritevole e piacevole modo di passare il tempo. In una società dominata dalla tecnologia, prendere in mano un libro rappresenta una scelta per rallentare il tempo. Dunque, il prossimo passo verso un invecchiamento sano potrebbe trovarsi… tra le pagine di un romanzo.

 

Francesca Becucci, responsabile della Sala Ragazzi e Bambini della Biblioteca Lazzerini parla dell’importanza della lettura a tutte le età.

Ci può raccontare cos’è Nati per Leggere? «È un progetto che vuole introdurre la lettura sin dalla tenera età, quindi la lettura come qualcosa che, introdotta in maniera precoce, ha degli effetti sullo sviluppo dei bambini. Nasce nel mondo anglosassone e nasce anche come qualcosa che può aiutare a superare le disuguaglianze.

Infatti ci sono diversi studi che fanno vedere che ci sono delle grosse differenze tra i bambini che hanno occasioni di contatto con i libri e con la lettura fin da piccoli e quelli che non le hanno avute.

Queste differenze spesso vanno di pari passo anche con differenze di provenienza economica. Nati per leggere nasce come progetto per superare le disuguaglianze».

Perchè nasce questa alleanza? «Basandosi su tutta una serie di studi di origine statunitense, i pediatri si convincono subito di quanto sia necessario lavorare su questo aspetto. Una parte dei pediatri però si rende conto di avere bisogno anche di un aiuto da parte delle biblioteche per portarlo avanti in modo efficace perché non basta semplicemente dire al genitore che è importante leggere con il figlio. Si tratta anche di capire come trovare anche il modo di mettere a disposizione gratuitamente libri di qualità».

 

La pagina che pubblichiamo è stata realizzata dagli studenti redattori della scuola media San Niccolò, classe 2B. Ecco gli alunni: Banelli Lorenzo, Bellini Emma, Bellini Florence, Bini Fabrizio Marco, Caciolli Brando, Chen Kevin, Chiaramonti Cosimo, Collu Arianna, Dai Monica, Fiaschi Carlotta, Gacci Stefano, Giannetti Raffaelli Gioele, Godi Gianmarco, Huang Yi Xuan, Lin Xiyue, Loprevite Alessandro, Macchini Francesca, Massai Ginevra, Mazzoni Andrea, Menicacci Matteo, Pierattini Arianna, Sartori Bianca, Shu Jayson, Sicuranza Gianmarco, Xie Jenny, Zhang Elena, Zheng Susanna.

La pagina è stata coordinata dalla professoressa Nadia Barducci con la dirigente scolastica Mariella Carlotti. 

Votazioni CHIUSE
Voti: 126

Pagina in concorso