Educazione affettiva a scuola Un sogno ad occhi aperti
Come e perché un cane può salvarci la vita
Il 21 febbraio abbiamo fatto il primo incontro di Pet Therapy con Scodinzol’amo e sono venute a trovarci Irene ed Elisa. Inizialmente ci hanno spiegato in cosa consisteva questo laboratorio e ci hanno illustrato teoricamente come avvicinarsi ad un cane. Nel secondo e terzo incontro ci siamo spostati in aula morbida (un ambiente nuovo della nostra scuola che noi utilizziamo per attività rilassanti e alternative) dove abbiamo fatto attività pratiche con un bellissimo labrador di nome Prima, accompagnata dalla sua padrona Francesca. Abbiamo imparato a prenderci cura della cagnolona, a pulirla, a coccolarla e a giocare insieme a lei. Negli incontri successivi siamo andati in palestra: qui siamo entrati in contatto con Prima facendo attività motorie e ludiche. Per prima cosa abbiamo creato un tunnel con le nostre gambe attraverso il quale Prima è passata, poi siamo riusciti a farla saltare in dei cerchi di diversa grandezza. Il percorso non è ancora finito e siamo impazienti di scoprire nei prossimi incontri che cosa faremo insieme a Prima. Tutto questo, comunque, per noi è un sogno ad occhi aperti. Non sapevamo che cosa aspettarci da questo laboratorio quando le nostre insegnanti ce ne hanno parlato, ma ci è piaciuto tanto conoscere Prima, perché ha portato nella nostra classe allegria e felicità. Non ci sono parole per descrivere che cosa significa incontrare un cane a scuola. Non è la stessa cosa che incontrarlo ai giardini o al parco. La scuola diventa un po’ giardino e un po’ parco, ma soprattutto diventa un po’ casa. Grazie a questi incontri abbiamo capito che la scuola non esiste solo per insegnarci quanto fa 2+2, ma esiste anche per farci provare emozioni nuove. Con Scodinzol’amo stiamo imparando tante cose sui cani che non sapevamo. Una cosa che abbiamo scoperto, per esempio, è che Prima non va da chi la chiama, ma da chi non la considera. Abbiamo instaurato un bel rapporto: lei si fida di noi e noi ci fidiamo di lei. Ci ha insegnato che i gesti e i movimenti del corpo a volte parlano più delle parole. Ma la cosa più importante forse è che tutti pensavamo che la pet-therapy servisse solamente per creare un rapporto con il cane, e invece ci sbagliavamo. Questa attività ci ha aiutati nell’ambito della comunicazione, dell’inclusione e del rispetto fra noi umani. Abbiamo imparato a relazionarci e a comprendere meglio gli altri, ad ascoltare e a vedere la scuola in modo diverso. A volte per scacciare via ansie da interrogazione e panico da verifica basta soltanto pensare ad altro, o come stiamo facendo noi, basta pensare a Prima e aspettare il momento per giocare con lei!
Che cos’è Scodinzol’amo? «È un’equipe specializzata in interventi assistiti, comunemente chiamati Pet Therapy, con cani. Siamo tre professioniste specializzate che lavorano in gruppo con due cani: Prima e Lilli. Abbiamo deciso di unire il nome scodinzoliamo con il verbo amare ed è nato il termine Scodinzol’amo».
Quali sono le vostre attività? «Le nostre professionalità sono complementari: ci aiutiamo a vicenda. Le attività che proponiamo vengono approvate dalla ASL e dalla struttura con cui lavoriamo. Ultimamente stiamo lavorando con cooperative per disabili adulti, con voi a scuola e con l’ospedale Palagi di Firenze».
Perché avete deciso di portare Sodinzol’amo all’interno delle scuole? «Perché siamo state chiamate e abbiamo colto l’occasione perché Prima adora stare con i ragazzi».
Perché hai deciso di far parte di questa equipe? «Io e le mie colleghe abbiamo intrapreso un percorso formativo per addestrare i nostri cani: abbiamo seguito un master e poi abbiamo iniziato a lavorare per la realizzazione di questa equipe. Il nostro gruppo nasce da dei desideri singoli che si incontrano e provano a costruire qualcosa insieme. Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano».
Perché hai deciso di addestrare il tuo cane? «Ho sempre amato gli animali, soprattutto i cani, ho iniziato a lavorarci quando ero più giovane».
Durante la pandemia cosa avete fatto? L’ equipe è nata un mese prima della pandemia. Abbiamo iniziato a svolgere i nostri interventi a distanza».
Ecco i nomi dei protagonisti della 2 B della scuola secondaria di primo grado Cavalcanti di Sesto Fiorentino che hanno preso parte alla realizzazione della pagina di Cronisti in classe: Victoria Angeli, Lorenzo Argentini, Iolanda Badea, Lapo Bagni, Giorgio Baldassarre, Chiara Boschi, Arianna Bugli, Arianna Cesarano, Gabriele Cipriani, Aurora Cobo, Alissa Dalla Palma, Salvatore Decoro, Elena Di Maio, Tommaso Falli, Leonardo Gensini, Eyad Hassan, Luciano Negri, Egle Oppido, Alessandro Poli, Leonardo Lazo Reyes, Giulio Spano, Marta Tosi, Alessio Tusha, Gianella Vicente.
Docenti tutor: Daniela Alfarano, Barbara Banchi Dirigente scolastico: Domenico Rodolfo Sarli