Il digiuno non è la soluzione Anoressia, chiediamo aiuto
Importante rivolgersi alla famiglia e affidarsi ad una rete di professionisti per ’salvarsi’

L’ anoressia nervosa è stata inserita nella più ampia categoria diagnostica chiamata disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
La caratteristica principale del disturbo è il rifiuto del cibo.
Ciò che caratterizza una persona anoressica è il terrore di ingrassare e la necessità di essere magro manifestando l’ossessione nel ridurre il numero di calorie da ingerire.
Le persone con questo disturbo manifestano sintomi fisici e psicologici come la tendenza all’isolamento alla solitudine, ripensamenti ossessivi sulla propria condizione fisica, sbalzi d’umore, comportamenti ossessivi e ritualizzati, ansia, depressione, paura di perdere il controllo.
Tra i sintomi fisici dei disturbi alimentari possiamo trovare: alterazione del metabolismo, disturbi del sonno, perdita o aumento del peso, indebolimento muscolare.
Spesso le cause dei disturbi alimentari sono ricondotte ad aspetti psicologici: traumi pregressi o abusi, problemi famigliari, mania del controllo, disturbi depressivi, forte stress ma ci sono anche componenti socio-culturali che possono influenzare queste cattive condotte alimentari. Vedi i modelli estetici imposti dalla società posso provocare un senso di inadeguatezza soprattutto nei giovani, e non aiuta il paragonarsi con i modelli estetici proposti.
I disturbi legati all’alimentazione possono avere conseguenze fisiche nell’immediato come fragilità di unghie e capelli, pelle secca, problematiche cardiache, edemi a occhi e caviglie, mancanza di concentrazione e conseguenze che si possono manifestare a lungo termine come difficoltà di concentrazione, problemi all’apparato circolatorio e digestivo e l’irregolarità del ciclo mestruale che può portare all’ infertilità.
L’anoressia nervosa può variare nel tempo e I disturbi posso attraversare varie fasi che si differenziano da persona a persona: 1- fase di insorgenza, prime preoccupazioni e primi comportamenti restrittivi in ambito alimentare.
2 – fase di consolidamento, aumento delle restrizioni alimentari e di esercizio fisico.
3 – fase di declino fisico e psicologico, grave perdita di peso con conseguenti problemi fisici e psichici.
4 – fase critica, grave rischi per la propria salute isolamento da ambito famigliare e sociale.
L’anoressia è una patologia che per la sua complessità riguarda il singolo e tutta la sua rete familiare, fondamentale è saper chiedere aiuto intervenendo in maniera tempestiva affidandosi alle cure di professionisti come medici, psicologi ed esperti in nutrizione.
La bulimia nervosa, o semplicemente bulimia, è un disturbo del comportamento alimentare; si manifesta mangiando continuamente fino a vomitare. Questa condizione, consiste in una voracità patologica eccessiva fino ad arrivare ad espellere il cibo. Il vomito autoindotto è quando forzi te stesso, per vomitare il cibo che hai appena ingerito, per senso di colpa e perché ti vedi grasso. L’altro tipo di bulimia è quella purgativa, dove si assumono lassativi o diuretici anche a digiuno e si pratica anche vomito autoindotto. Viene colpito da bulimia, circa l’1 – 2 % della popolazione femminile (1 caso ogni 50/100 persone), maggiormente nella fascia di età compresa tra i 15 e i 25 anni. Inoltre circa il 10% delle ragazze in età a rischio, soffre di un disturbo alimentare ‘parziale’ che spesso rischia di degenerare nella forma patologica. I farmaci più utilizzati per la cura di questa patologia, sono gli antidepressivi, inibitori di ricaptazione della serotonina (SSRI). Attualmente la miglior terapia è quella cognitivo comportamentale CBTE, focalizzata sulla psicopatologia alimentare. Perché la bulimia colpisce maggiormente la popolazione femminile? Sono maggiormente colpite le donne a causa degli standard ‘ideali’ imposti dalla moda, dai mass media, dalle riviste di moda e dalla televisione; vi è anche una spiegazione biologica proposta da vari studi, che attribuisce un ruolo agli ormoni sessuali, attribuibile al neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore, la fame e la sazietà, ma anche delle emozioni; in teoria questo ormone, aumenterebbe nel genere femminile, una restrizione calorica.
Classe 2B: Angeli Alessandra, Armini Aurora, Ayaz Abdul Ahad, Caglieri Nicole, Chowdhury Partha, Cigni Giada, Daqua Eva, Filaj Enea, Franceschelli Giulia, Grimaldi Elia, Liberati Elisabetta, Maccabe Niamh, Marchetti Viola, Motcu Andrei Sebastian, Pacchioni Anastasia, Piccini Filippo, Pilli Ambra, Polvani Margherita, Rosi Bernardo, Singh Sunaina, Sodi Ginevra, Sportelli Guglielmo, Stoyanov Tommaso, Tarouah Amir, Tiezzi Jacopo, Tuliani Niccolò Docente tutor: Sonia Trapassi Dirigente scolastico: Simona Ugolini