ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

ISA 11 Margherita Hack di Sarciara (Vezzano Ligure) (SP) - 1B

Acqua: bene di cui avere cura Laghi di sabbia e bombe d’acqua

L’acqua è essenziale per la vita, ma spesso la sprechiamo. Come è possibile rimediare?

Sappiamo tutti cos’è l’acqua: la usiamo per bere, cucinare, lavare, irrigare e produrre. Come inizierebbe una giornata in cui dai nostri rubinetti non uscisse nulla? Malissimo! Nessuna possibilità di farsi una doccia o prepararsi un caffè. Diamo per scontato che girando il rubinetto esca immediatamente acqua limpida e fresca, ma non è così dappertutto o per sempre, infatti secondo le proiezioni dell’ONU nel 2050 avremo il 25% di acqua dolce e il 20% di suolo coltivabile in meno, ma la popolazione mondiale supererà i 10 miliardi di abitanti. Il problema idrico è collegato ai cambiamenti climatici: il riscaldamento globale accentua i fenomeni di siccità nelle zone già secche e genera quegli uragani devastanti, che i giornalisti chiamano “bombe d’acqua” e questo porterà anche ad un aumento della fame nel mondo.

Come ci ha spiegato il dott. Alberto Vezio Puggioni, agronomo che si occupa di irrigazione, non possiamo produrre acqua, quindi dobbiamo sfruttare al meglio le risorse che abbiamo. Oggi, una delle grandi sfide dell’agricoltura è produrre più cibo usando meno acqua, dunque è importante utilizzare forme di irrigazione più sostenibili come quella a goccia, che consiste in un tubo con dei buchi che consentano di far uscire l’acqua una goccia alla volta o la subirrigazione con la quale l’acqua viene distribuita attraverso tubi sotterranei e risale nel terreno per infiltra-zione e capillarità, giungendo alle radici delle piante. Con l’ausilio dell’intelligenza artificiale è già possibile calibrare sempre meglio la quantità d’acqua necessaria per ogni coltura, senza sprechi, e non solo. Ricordiamo che per avere sulle nostre tavole una sola di quelle famose mele al giorno che tolgono il medico di torno occorrono 70 litri di acqua! Tutti nel nostro piccolo possiamo contribuire, anche gesti più semplici sono importanti, come ad esempio: % Chiudere il rubinetto per evitare sprechi mentre non usiamo l’acqua e controllare che non ci siano perdite; % Riutilizzare l’acqua di cottura della pasta per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o se lessiamo varie verdure, riutilizzare la stessa acqua per cuocere la pasta o per innaffiare; % Avviare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico, scegliendo cicli brevi; % Scegliere la doccia invece della vasca da bagno; % Installare sistemi di raccolta per l’acqua piovana per usi non potabili, come innaffiare (l’acqua piovana è meno dura e più gradita alle piante), evitando di farlo nelle ore calde per ridurre l’evaporazione.

 

Il Canale Lunense è un’opera irrigua gestita dall’omonimo consorzio di bonifica. Lungo circa 23 km, serve una superficie di 3000 ettari. Il consorzio, che ha compiuto 100 anni, si occupa di distribuire acqua per irrigazione, grazie a 150 km di canali, nelle diverse proprietà e garantire l’approvvigionamento anche nei periodi di siccità alle coltivazioni della bassa Val di Magra, la più grande piana agricola della Liguria. La portata media del Canale è di circa 6000 m³ al minuto ma in rari casi il volume può scendere fino a 2,5 m³ al minuto. Per prevenire i periodi di “magra”, purtroppo sempre più frequenti, nel 2022 il Consorzio ha previsto la creazione di piccoli invasi per la raccolta dell’acqua piovana, da cui prelevare durante le emergenze idriche.

Negli anni 2000 un importante finanziamento per il rifacimento delle sponde in cemento ha dato la possibilità di realizzare una pista ciclopedonale aperta nel 2017, con un percorso di 21 km, che segue il tracciato del canale. Inserita nel quadro della rete ciclabile Ligure, si snoda tra quattro comuni e due regioni, attraversa molti tratti immersi nella vegetazione tipica ed è utilizzata anche come percorso alternativo della via Francigena di valle. Ci ha spiegato l’architetto Elisabetta Scappazzoni che gli obiettivi perseguiti sono stati la valorizzazione del territorio collegando poli di interesse e l’incentivo all’uso dei mezzi di trasporto sostenibili e la riduzione dei contrasti tra ciclisti e veicoli.

 

Nome e cognome degli alunni della classe I B dell’istituto Margherita Hack di Vezzano Ligure che formano la redazione: Fadi Abdelaziz; Samuele Angelinelli; Aurora Cilea; Tommaso Costagli; Vanessa Cozzani; Anna D’Esposito; Ginevra Dado; Fatima Elsheik; Beatrice Fatu; Matilde Furno; Gabriele Girelli; Leonardo Gradolfi; Sofia Iacono; Aurora Lena; Guenda Leopardi; Lisa Lualdi; Nicola Puggioni; Alessio Salomoni; Penelope Stigliani; Kevin Tranzillo; Matilde Veroli.

Docente referente Francesca Bernabò; dirigente scolastica professoressa Silvia Arrighi 

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