ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado L. Russo di Navacchio (Cascina) (PI) - 2F

San Rossore molto più di un parco Paradiso naturale aperto a tutti

Una riserva protetta fra terra e acqua: un bene da tutelare che è in continuo cambiamento

Il parco di San Rossore è una meraviglia della Toscana che attira turisti attraverso la sua biodiversità.

L’area protetta si trova nella pianura toscana ed è stata istituita nel 1979 con la legge regionale toscana n.61 che prevede anche la fondazione dell’Ente Parco. Si estende da Pisa a Lucca su 23.000 ettari. Presenta elementi naturali, seminaturali ed artificiali. È costituito dal lago di Massaciuccoli, i fiumi Arno, Serchio, Morto e si suddivide in vari ambienti: paludi, spiagge, pinete, zone incolte, boschi xerofili (aridi), mesofili (umidi), igrofili e dune.

Le foreste più importanti sono quelle di Tombolo, Migliarino, Macchia Lucchese e S. Rossore formato da pini marittimi e domestici, ontani, lecci, pioppi, frassini e farnie. La vegetazione ricopre un ruolo importantissimo poiché fornisce l’ossigeno fondamentale per la nostra esistenza e contribuisce a contrastare il riscaldamento climatico assorbendo l’anidride carbonica.

Gli alberi inoltre danno nutrimento e rifugio a tanti animali: le foreste sono piene di elementi che il nostro occhio spesso non vede e che vanno protette e rispettate il più possibile. La tutela del Parco Naturale è fondamentale per una serie di motivi quali: la protezione di entità biologiche rare, il mantenimento della foresta planiziaria e la presenza di diverse specie di fauna selvatica. Il territorio della riserva, inoltre, sebbene sia stato modificato con la conseguente riduzione di molte aree naturali, si è arricchito di paesaggi artificiali che hanno assunto una rilevanza storica grazie alla loro unicità. L’uomo utilizza tutte le sue conoscenze scientifiche e tecnologiche per rendere le foreste più resistenti ai cambiamenti climatici.

Molti progetti, inoltre, vengono realizzati con finanziamenti europei e quelli più recenti hanno interessato il ripristino di alcune zone umide e la tutela delle dune, nonché il monitoraggio antincendio boschivo. La riserva ha rappresentato nel corso degli anni una risorsa economica per il territorio grazie ad attività come quelle dei carbonai e dei pinolai connesse ad uno sfruttamento razionale delle risorse naturali. Ricordiamo che il Parco ha creato un marchio di qualità del pinolo quale prodotto biologico, anche se ultimamente la produzione è calata per alcune malattie parassitarie, a causa dell’inquinamento da detersivi e per l’impoverimento del terreno.

Ci auguriamo che tutti almeno una volta nella vita visitino il meraviglioso mondo della natura attraverso il parco.

 

Nel 2023, grazie a un progetto di scienze, abbiamo conosciuto Valeria che, attraverso delle lezioni in classe e in seguito con un’uscita didattica, ci ha fatto conoscere da vicino il parco di San Rossore. Abbiamo visto con i nostri occhi le foreste, gli alberi e gli ambienti di cui si parlava a scuola. Abbiamo avuto l’opportunità di rincontrarla quest’anno e di affrontare con lei il tema della biodiversità. Gli argomenti vengono trattati in modo innovativo, imparando senza annoiarsi. In uno di questi incontri le abbiamo rivolto qualche domanda per soddisfare delle nostre curiosità. Valeria è entrata a far parte di Legambiente come volontaria nel 2004 grazie alla sua passione per gli animali e in seguito per le piante e la natura in generale. La volontaria ha messo in evidenza i cambiamenti che si sono verificati dalla nascita dell’area protetta fino ad ora. In particolare ha sottolineato che nel territorio circostante è aumentato il consumo del suolo, mentre nel parco sono stati protetti importanti eco-sistemi che lo costituiscono ed è anche aumentata la consapevolezza dell’importanza della natura. Tuttavia, ci sono progetti che impattano sull’ambiente: l’allargamento delle basi militari, lo sfruttamento del bosco, l’agricoltura industriale, la realizzazione di piste ciclabili negli ecosistemi più delicati, l’ampliamento del porto di Livorno. Valeria ha fatto presente  l’importante ruolo dell’Ente Parco quale custode del territorio con piani e regolamenti, attività di vigilanza e studio.

La pagina è stata realizzata dagli alunni della classe IIF dell’IC «Borsellino» scuola media «L. Russo» di Navacchio.

Augello Emma, Bartolini Federico, Blandini Damiano, Bocangel Anna, Calandrino Kris, Carpentiere Annasara, Ciolino Angelo, Civili Elia, Concolino Viola, Digrandi Daniele, Gasperini Silvia, Guidi Lorenzo, Gvetadze Elisaveta, Innocenti Dario, Luppichini Simone, Mangiapane Andrea, Panighetti Gabriele, Pardi Maddalena, Priami Alessandro, Raia Alessia, Romanini Cesare, Sakanovic Devid, Shainovska Nermin, Telha Anhela. Docenti tutor: Micillo Raffaela, Davini Tania, Morelli Ilaria, Ricci Benedetto. Dirigente scolastica prof.ssa Amato Cristina.

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