ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Marmocchi di Poggibonsi (SI) - 3E

La malavita nel Belpaese Ecco come è organizzata

L’illegalità vive nelle associazioni criminali presenti in ogni parte della nostra penisola

La mafia, con le sue radici profonde nella storia italiana, rappresenta un fenomeno complesso e controverso, essa ha origini secolari e ha avuto un ruolo importante nella Storia, prima durante e dopo l’Unità d’Italia. La mafia è un’organizzazione criminale che si trova in Italia e in tutto il mondo, è l’eredità di quel movimento, che durante l’Unità d’Italia, si chiamava Brigantaggio che venne definito come un fenomeno di criminalità politica, alimentato dai Borboni che gli davano denaro e ufficiali per addestrare i briganti. Fu definito come una sorte di guerriglia condotta da bande, il fenomeno coinvolse anche contadini ed ex carcerati. Successivamente questo fenomeno riprese vita nelle scelte politiche legate al Sud d’Italia, durante i Governi di Giovanni Giolitti.

I mafiosi sono interessati al potere economico, cioè i soldi, che riescono a ottenere grazie al traffico di armi e di droga. I mafiosi fanno anche affari con i politici in modo da ottenere favori in cambio di voti e protezione. Può inoltre arricchirsi con il ’pizzo’, una tassa che i mafiosi chiedono ai commercianti in cambio di protezione. Chi non paga il pizzo, può subire danni gravi alla propria attività. Ci sono stati molti episodi dove la mafia ha colpito uomini dello Stato magistrati o politici che nelle loro vita, convinti da una forte integrità morale, hanno deciso di combattere l’illegalità e la criminalità, un esempio molto noto è quello dei giudici Falcone e Borsellino, che hanno combattuto per sconfiggerle perdendo la propria vita. Le organizzazioni più conosciute in Italia sono: Co-sa Nostra: ha dei “soldati” detti ’uomini d’onore’. Organizzata in Famiglie o Mandamenti. La Camorra: ha creato dei veri e propri “sistemi” criminali che sfruttano la povertà delle persone nelle periferie di Napoli. Si occupa dello spaccio della droga, del traffico d’armi e di rapine. La ‘Ndrangheta: Nasce in Calabria, si è organizzata in ‘ndrine, presenti in ogni comune, formate da famiglie che prevedono un vero e proprio rito per entrare a far parte.

Purtroppo ancora oggi, in quei luoghi dove non si promuove una cultura e un’educazione alla legalità con la Scuola, Associazioni di vario tipo e natura, mondo dello sport, molti giovani, di età compresa tra i 16 e i 20 anni, si aggregano a queste società criminali lasciando gli studi diventano manovalanza per queste organizzazioni. Da sempre ci sono pregiudizi sull’Italia Meridionale, perché si pensa che le organizzazioni criminali siano solo in quei luoghi, invece dobbiamo ricordarci che la mafia è ovunque. La popolazione Italiana ha un compito molto importante quello di sconfiggere una mentalità illegale, per non far proliferare queste associazioni criminali, quindi ogni cittadino socialmente consapevole deve decidere di stare dalla parte giusta e per questo denunciare ogni fatto ambiguo e ogni minaccia che vede o di cui viene a conoscenza.

 

Questo film è uscito nelle sale nel 2000 riscuotendo un buon successo di critica e di pubblico, nonostante il tema trattato fosse spinoso: la Mafia. Il film si basa su un fatto di cronaca realmente accaduto, infatti il protagonista è stata una vittima della mafia. Il regista è un grande cineasta italiano ancora vivente Marco Tullio Giordana, la sceneggiatura è dello stesso Giordana insieme a Fava, Zappelli e Vaz. Il genere del film è drammatico ed è ambientato negli anni Settanta a Cinisi, un paesino dell’entroterra della Sicilia. Il protagonista è Peppino Impastato che dà vita ad una radio libera per contrastare il malcostume fortemente presente nel Paesino e in tutta la regione. Il film parla di Peppino Impastato, nato da dei genitori mafiosi. Un giorno va con il padre a un discorso di un comunista, Peppino è affascinato da questo discorso tanto che quando cresce comincia a protestare con dei comunisti, poco tempo dopo decide di aprire una radio in cui divulga segreti sui piani mafiosi. Peppino passa dal partito comunista a quello democratico, in un importante discorso che fa alla radio rivela i no-mi dei mafiosi del Paese che conosce incluso U Zù Tanu, dopo questo discorso dei mafiosi lo inseguono e riescono a ucciderlo. Gli abitanti di Cinisi avevano paura dei mafiosi, per questo dichiarano che Peppino si è suicidato, anche se non è vero. Dopodiché la gente comincia a protestare. Vuole giustizia nei confronti di Peppino. Con questo film il regista vuole invitare a denunciare e a parlare quando si conosce eventi o situazioni che in qualche modo aiutano lo Stato a combattere la minaccia dell’illegalità che affligge il nostro Paese.

Classe 3 E: Antonio Argenziano, Aja Boudabi, Viola Borri, Francesco Clemente, Cinci Martina, Ginevra Masoni, Sofia Sardelli, Aurora Bartalucci, Youssef Hamis, Hajar Echechetyouy, Alessio Del Canto, Dea Elmazi, Alessia Guma, Maxim Grygoriev, Dalila Arcuri, Irene La Fata, Gabriele Cortigiani, Firdeus Kasemi, Sara Pistolesi, Jasmine Toto, Paris Urbina, Yulian Cruz, Erica Hu.

Docente tutor: Marzi Serena Dirigente scolastico: Magini Annarita

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