ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Paolo Uccello di Firenze (FI) - 2C

Dipingiamo le città di verde Abbattiamo i muri del grigio

Alziamo i ponti del verde. Nelle nostre città l’ecososteniblità e la bellezza si tengono per mano

Si sente molto spesso parlare di inquinamento urbano e dei suoi effetti. In meteorologia e climatologia l’isola di calore è il fenomeno che determina un microclima più caldo nelle zone a forte densità abitativa. Tale fenomeno spesso si verifica nelle città ed è appunto detto isola di calore e consiste nel riscaldamento locale e in un aumento delle temperature fino a 4-5° rispetto alle aree periferiche.

Un esempio per comprendere meglio quanto valga l’aumento di temperatura, seppur lieve, riguarda il nostro corpo: se la temperatura aumenta di 4° abbiamo la febbre. Il fenomeno in questione è causato dall’intensa urbanizzazione: si concentra infatti nei centri urbani e dipende dalle superfici coperte da pietre o asfalto e dalla fitta presenza di edifici. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento di intensità delle ondate di calore. La conseguenza è la crescita delle temperature che porta a un incremento di utilizzo di condizionatori, a un consumo maggiore di energia e ad un aumento delle emissioni inquinanti. Quali sono le soluzioni che potremmo adottare per ridurre il problema?  Un esempio è la forestazione urbana che consiste nella piantagione e gestione di nuovi alberi e piante all’interno dell’ambiente urbano.

I suoi benefici riguardano l’aumento della biodiversità ovvero la varietà di organismi diversi sulla terra, il miglioramento della salute dei cittadini, la riduzione del rumore urbano e il rafforzamento dell’unione della comunità con maggiore interazione sociale. La forestazione urbana è una grande alleata contro la lotta alle isole di calore perché grazie agli alberi fornisce ombra naturale, assorbe CO2 dall’atmosfera, filtra l’aria, riduce l’inquinamento atmosferico e la mortalità. Si può intervenire scegliendo materiali adeguati e valorizzando il verde, per esempio con la piantagione di alberi più adatti.

La rigenerazione urbana può essere un’altra buona strategia per risolvere il problema. Infatti con la riqualificazione di quartieri e aree abbandonate si può aiutare la città, migliorando i suoi spazi e la vita dei suoi abitanti. Questo tipo di intervento nacque in Inghilterra in età Vittoriana per migliorare le pessime condizioni di vita nelle città causate dall’industrializzazione. Si diffuse in Italia solo negli anni ‘90 del Novecento e oggi risulta una tecnica molto diffusa e utilizzata in tutti i paesi sviluppati. Riteniamo che questi progetti siano molto importanti per le persone e per l’ambiente e crediamo che sia opportuno finanziarli, dando la precedenza alle aree dove sono presenti edifici pubblici come strutture sanitarie, scolastiche e di svago quali aree verdi in quanto di importanza sociale.

 

Il Comune di Firenze ha deciso di ampliare la rete della tramvia, aggiungendo alle linee T1 Leonardo e T2 Vespucci una nuova linea, la T4, che collegherà la stazione Leopolda con Campi Bisenzio, attraversando il nostro quartiere de Le Piagge. Il percorso sarà lungo 12 chilometri con la previsione di 24 fermate e una stima di circa 12 milioni di passeggeri ogni anno. Il traffico delle auto diminuirà e per la nostra zona è una buona notizia in quanto via Pistoiese è molto pericolosa poiché molto transitata e gli incidenti sono frequenti.

Insieme alla rete del tram saranno realizzate molte opere infrastrutturali, piste ciclabili, strade, parcheggi scambiatore e grandi investimenti nel verde; è infatti prevista la realizzazione di due parchi e la piantumazione di circa 2mila alberi. Le aree verdi sono molto apprezzate dalle persone, infatti quando hanno un po’ di tempo libero, spesso vanno nei parchi per passeggiare, fare sport o giocare. Per noi ragazzi sono luoghi di ritrovo dove possiamo stare con gli amici.

Spesso però gli spazi verdi non vengono utilizzati con rispetto; a volte troviamo cartacce, bottiglie e rifiuti di ogni tipo.

Da luoghi di bellezza si trasformano in posti poco accoglienti o degradati.

Dovremo approfittare di questa occasione per avere più cura dell’ambiente.

 

Ecco tutti i nomi dei giovani cronisti della 2ª C: Marco Barbacci, Giada Biffoli, Gabriele Carella, Xinyi Chen, Lorenzo Chiti, Pietro Coccoluto Ferrigni, Rebecca Collini, Doaa El Badaoui, Gabriele Fabbo, John Dave Gutierrez, Eva Ibro, Barbare Janelidze, Aliou Kante, Daisy Palumbo, Flavio Pescari, Iacopo Qiu, Maia Rovigo, Braian Ujka, Marco Yang, Angelina Zhou, Chenxi Zhou.

Dirigente scolastico: Maria Carmela Intrieri.

Docenti tutor: Tiziana Degl’Innocenti e Giovanni Sallustio.

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