ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Convitto Nazionale di Arezzo (AR) - 5A

L’azzurro infinito tra cielo e mare Salti nell’aria e tuffi in profondità

Alla scoperta dei delfini e del loro mondo con Cortonesi, scrittore appassionato di animali

I delfini, a noi alunni della classe 5A della scuola primaria del Convitto «Vittorio Emanuele», piacciono molto. Sarà forse per la forma del loro muso che li fa sembrare sorridenti o sarà per i loro salti o tuffi che mettono allegria.

Per conoscere più da vicino questo simpatico mammifero marino e soddisfare le nostre curiosità, abbiamo invitato a scuola il professor Francesco Cortonesi, uno scrittore appassionato esperto di animali.

Il professore ha trasmesso molte informazioni scientifiche, utilizzando un linguaggio adattissimo ad un giovane pubblico come noi.

Francesco Cortonesi è l’autore del libro «Il delfino» con cui vuol far conoscere questo straordinario mammifero e richiamare l’attenzione sul rispetto di questo animale e dell’ambiente in cui vive. Il volume corredato da bellissime illustrazioni ha una funzione sia didattica che di intrattenimento. L’intento dell’autore è quello di sensibilizzare le nuove generazioni all’amore per gli animali.

Professor Caporali quali sono le principali caratteristiche dei delfini? Come vivono questi animali marini? «I delfini sono cetacei, grandi mammiferi acquatici, carnivori, ma non sono sempre stati così.

Nel corso del tempo hanno subito un’evoluzione. Cinquanta milioni di anni fa, i loro progenitori terrestri si avventurarono nell’acqua.

Per adattarsi al nuovo ambiente incui vivere, sostituirono gli arti anteriori con le pinne e gli arti posteriori con una potente coda dalla grande capacità di spinta che ha permesso loro di raggiungere velocità e considerevoli capacità di immersione.

Qual è la più importante differenza tra i tra i pesci e i delfini? «Riguarda la respirazione. I pesci utilizzano le branchie sott’acqua. I delfini invece respirano con i polmoni e hanno regolarmente bisogno di prendere un grosso respiro in superficie prima di immergersi in apnea. Per farlo con più facilità e senza uscire troppo dall’acqua con l’evoluzione le narici si sono spostate sulla sommità del capo,dando origine allo sfiatatoio. Nei delfini la pinna caudale posta in posizione orizzontale si muove dall’alto verso il basso, mentre nei pesci è posta in verticale e si muove lateralmente».

Qual è la velolcità con la quale i delfini si muovono nell’acqua? «Il delfino liscio e affusolato scivola nell’acqua raggiungendo la velocità di 50 chilometri orari. È lungo più di 2 metri e pesa circa 120 chilogrammi. Ha una longevità di circa 25 anni. I piccoli si sviluppano nel corpo della madre e sono allattati. Si nutre di cefalopodi e piccoli pesci, ma la dieta si adatta all’ambiente in cui vive. Sono trentotto le specie di delfino identificate negli oceani di tutto il mondo.

 

Vorremmo vivere dentro una stanza per il resto della nostra vita o per alcuni anni separati dai nostri familiari e amici? Potremmo resistere senza mai comunicare o interagire con i nostri simili? La risposta è no.

Il delfino in natura è libero, nuota per chilometri nell’immensità dell’oceano sempre in gruppo, con la sua famiglia. Un giorno viene catturato dagli uomini e rinchiuso in uno spazio ristretto come un delfinario o un acquario per l’intrattenimento umano.

Il delfino soffre, si deprime, siammala. Anche altre attività antropiche mettono a rischio la vita dell’animale più amato. A volte i delfini rimangono impigliati nelle reti da pesca non destinate a loro e muoiono non potendo risalire in superficie per respirare. La vita dei delfini è minacciata anche dall’inquinamento delle acque. Le sostanze tossiche rilasciate in mare dai complessi industriali vicino alle coste riducono la possibilità di sopravvivenza dei delfini, così come i rifiuti plastici sempre più presenti negli ecosistemi mariniche vengono mangiati dai cetacei provocando la morte.

Noi bambini e adulti cosa possiamo fare per aiutare i delfini ad essere felici? Non gettare rifiuti nella spiaggia e nel mare. Limitare l’uso e favorire il riciclaggio di oggetti di plastica per salvaguardare il mare e gli animali che lo popolano. E in caso di avvistamento di un delfino spiaggiato? Chiamare la Guardia Costiera al numero 1530, allontanare i curiosi, mantenere idratata la pelle con un po’ di acqua in attesa dei soccorsi.

StudentiAnna Arcangioli, Bernardo Benocci, Eva Marie Burbi, Cecilia Campione, Luca Capanni, Sofia Cappetti Niccolini, Ettore Ceccarelli, Greta Dionigi, Alex Felicetti, Tommaso Gambini, Mattia Giovannini, Mattia Huang Jia Yi, Jennifer Liu Jiaing, Gemma Lucioli, Angelica Macconi, Francesco Macconi, Giorgia Marconi, Aurora Mennini, Riccardo Miliciani, Ayyat Nabi Humaira, Denver Sol Kurt, Ioan Alexandru Tarnaucianu, Christal Scarlett Toleos, Andrea Valdarnini, Ying Zhan.

Insegnanti: Cristiana Baldi, Tiziana Mattesini Preside: Luciano Tagliaferri

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