Cos’ha Parigi che Compiobbi non ha? Compiobbi, una gemma nascosta
Intervista a Berlinghiero Buonarroti fra aneddoti, racconti e salti all'indietro nel tempo
Da dove deriva il nome Compiobbi? «Il paese esisteva prima del 1031, il nome forse viene da compluvium, cioè «confluenza delle acque». Secondo recenti rilevamenti, un alluvione del 589 avrebbe deviato il corso del fiume, creando un «bisarno», due corsi paralleli che attraversando la piana di S. Michele avrebbero creato un’isola, oggi visibile per la presenza di sabbia alluvionale».
Quale fu un’attività importante per Compiobbi? «Le sue gualchiere che furono scoperte con l’alluvione del 1966: erano macchinari per la battitura della lana, che fecero la fortuna di Firenze. Vennero costruite dopo il 1260 e restarono attive fino all’alluvione del 1333. Nel 1373 divennero proprietà di Maso Albizzi, famiglia che possedeva sei gualchiere a levante di Firenze, mulini per il grano e fabbriche di lana».
Com’era prima l’Arno? Come si attraversava? «L’Arno, come dice la canzone, un tempo era «d’argento»; ora non è più così per gli scarichi e l’inquinamento. In direzione di Firenze, oltrepassato Girone, si trovano i resti del Ponte dei Fiesolani. Fu costruito nel 123 d.C. e solo nel 1981 è stata scoperta la pila del ponte.
La sua fine è da attribuire a un evento alluvionale. Oltre alle gualchiere, l’Arno permetteva lavori di vario genere: i navichieri che guidavano le navi per il passaggio da una riva all’altra; i renaioli che pe-scavano dai fondali dei fiumi la preziosa rena, il calafato che riparava le barche».
Cos’era il canapo di Compiobbi? «La nave di Compiobbi veniva tenuta da un canapo, una grossa fune dove il navichiere si agganciava per far muovere la barca; essa fu costruita nel 1500, prima c’era solo quella dell’Anchetta».
All’Anchetta c’era un ponte? «Sì, un ponte sospeso costruito nel dopoguerra da Guido Bartoloni che prima gestiva, da navichiere, il passaggio di navi».
Cosa ama di Compiobbi e perché ha scelto di restarci? «Qui sono nato e resto, è un paese dove abitano persone di valore.
Compiobbi è importante come Parigi, è ricco di cose, basta scoprirle. Ogni paese ha una storia che contribuisce alla storia del mondo. Voi lo amerete come il paese più bello del mondo, perché ognuno si affeziona se appartiene a quella storia».
Che ricerca ha svolto per scrivere i suoi libri? «Ho raccolto 10000 foto e 5000 documenti, mi occupo non solo della storia (l’archivio «Compi hobby»), ma anche di umorismo, surrealismo e macchine combinatorie. Mi fa piacere che tanti ragazzi sappiano molto su Compiobbi. I libri sono serviti: le testimonianze delle persone muoiono, mentre i libri restano».
Studiando la storia di un luogo questo diventa nostro A scuola abbiamo realizzato una ricerca sulla storia e il territorio di Compiobbi. Con le docenti ci siamo recati in biblioteca e abbiamo consultato dei libri che ci hanno permesso di approfondire argomenti come l’origine del nome del nostro paese; l’attività delle gualchiere; gli antichi mestieri; le alluvioni che hanno interessato l’Arno; il ponte dei Fiesolani; il Canapo e la storia delle barche che permettevano di attraversare il fiume e altre curiosità. Grazie a questa ricerca abbiamo imparato molto sul nostro piccolo paese: tutti sanno che Firenze era diventata grande, ricca e importante in tutto il mondo durante il Rinascimento grazie alla produzione e al commercio della lana, ma chi sapeva che i tessuti di lana venivano «battuti» e resi più resistenti e impermeabili grazie alle gualchiere presenti a Compiobbi e dintorni? Fu la famiglia degli Albizzi nel 1373 a comprare le gualchiere e questa attività fu la base della sua fortuna. Abbiamo intervistato Berlinghiero Buonarroti, esperto e appassionato di Compiobbi e autore di vari libri.
Ci ha rivelato che non esistevano studi approfonditi sul nostro territorio, così gli è nata la curiosità di scoprire le sue radici. Ci ha colpito il suo richiamo ad accorgerci che se studiamo la storia di un luogo questo diventa nostro, così abbiamo fatto anche noi la nostra parte: l’esito della nostra ricerca è una mostra che sarà esposta alla biblioteca di Compiobbi. L’inaugurazione sarà il 15 Marzo alle ore 16.30, verrà spiegata da noi alunni e rimarrà esposta per due settimane. Vi aspettiamo!
Ecco chi sono le croniste e i cronisti del Giornalino Scolastico delle Classi 1F E 1G di Compiobbi: Mattia Ardori, Lapo Bargellini, Alice Baglieri, Mattia Becheroni, Lara Cancellieri, Sofia Corneli, Alessandro Cutuli, Alice De Lucia, Lapo Focardi, Ginevra Gualandi, Leonardo Gualandi, Ahmed Laoouid, Pietro Messeri, Alissa Mozzi, Elia Rossi, Andrea Rotundo, Chiara Russo, Emanuele Salvadori, Sasha Sanesi, Manuel Sassetti, Gabriele Zanaboni.
Docenti tutor: Ester Pevere e Benedetta Maggini.
Dirigente Scolastico: Maria Patrizia Bettini.