ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Rodari di Monteriggioni (SI) - 5B

L’autismo e le sue caratteristiche Uno ’spettro’ che non fa più paura

Conoscere le peculiarità dell'autismo al fine di costruire una comunità realmente inclusiva

L’autismo non deve essere considerato come una malattia, ma come un disturbo del neurosviluppo che comporta, nelle persone così diagnosticate, una serie di caratteristiche che influenzano il modo in cui entrano in relazione con gli altri e con l’ambiente circostante, il modo in cui comunicano e quello con cui scelgono i propri interessi.

Spesso indicato come disturbo dello spettro autistico, presenta varie sfumature e livelli di gravità.

Per capire queste differenze, possiamo pensare ai colori dello spettro della luce, quando attraversa un bicchiere d’acqua esposto al sole.

Come abbiamo detto, questo disturbo può compromettere diverse aree dello sviluppo, ma può anche portare a sviluppare abilità specifiche in determinati settori e punti di forza unici.

In Italia, l’autismo colpisce circa 1 bambino su 77, con una tendenza crescente nel rilevamento e nella diagnosi precoce, grazie al lavoro degli operatori sanitari specializzati. La diagnosi di solito avviene intorno ai tre anni di età, quando diventano evidenti le difficoltà nella comunicazione, nell’interazione sociale e si manifestano nel bambino comportamenti ripetitivi che lo portano a scegliere gli stessi giochi e, talvolta, anche a ripetere con regolarità azioni e movimenti.

Nonostante la ricerca abbia fatto importantissimi passi avanti nella comprensione approfondita delle peculiarità dell’autismo, purtroppo, le cause esatte rimangono ancora sconosciute e non esiste neppure una cura definitiva.

Tuttavia, molte terapie e interventi possono migliorare la qualità della vita delle persone con autismo, stimolando in loro lo sviluppo di nuove abilità sociali e comunicative che gli permettano di poter vivere esperienze significative di vita con gli altri e di inserirsi sempre più a pieno titolo nella nostra società.

Ma l’aspetto fondamentale che può davvero migliorare il benessere delle persone con autismo è la creazione nel mondo di una comunità umana realmente inclusiva, che sappia accettare e valorizzare le differenze di tutti i suoi membri.

Questo importante obiettivo potrà essere raggiunto soltanto attraverso l’educazione al rispetto e alla conoscenza, creando ambienti sociali accoglienti e inclusivi per tutti e sensibilizzando l’opinione pubblica verso le diversità neurologiche. Ed è proprio per questo che abbiamo scelto di trattare questo argomento, affinché ciò che è diverso non faccia più paura, ma al contrario stimoli la voglia di arricchirci di nuovi saperi.

 

Ma è davvero possibile costruire una comunità inclusiva, in grado di valorizzare le differenze di ognuno? Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda basandoci sulla nostra esperienza e siamo giunti alla conclusione che sì, è assolutamente possibile, anzi, diremmo proprio che è facile farlo e che può accadere in modo naturale e spontaneo, come è successo a noi, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere da vicino una persona con autismo. Prima di tutto bisogna comprendere le differenze: a chi è affetto da disturbi dello spettro non piacciono i rumori forti o i repentini cambi di luminosità nell’ambiente; ha bisogno di una routine quotidiana che rassicuri dall’imprevedibilità di un cambiamento; non ama essere circondato da una folla di bambini, ma predilige un contatto ristretto. Questa e altre differenze non hanno impedito la nascita di una grande, sincera e profonda amicizia. Al contrario, hanno arricchito le nostre vite in modi che non avremmo mai immaginato. Questa persona ci ha fatto scoprire che dietro ad ogni limite, si rivela sempre una sorprendente abilità e che dietro ad ogni comportamento “strano” si nasconde una visione unica del mondo. Noi amiamo la sua libertà di esprimersi e la sua gioia di vivere, che, oltre a divertirci, ci hanno insegnato a guardare al di là delle apparenze e ad abbracciare la diversità come un dono. Insieme abbiamo dimostrato che l’idea che ogni persona è unica e infinita non è solo una teoria, ma una verità vissuta. La diversità è davvero una risorsa preziosa: tutti noi possiamo essere SPECIAL-MENTE e DIVERSA-MENTE uguali.

 

Alunni classe V B Scuola Primaria G. Rodari Istituto comprensivo di Monteriggioni: Adamo Pietro Raffaele, Bandini Lisa, Bocci David, Canapini Mattia, Carrano Marco, Di Nuzzo Vittoria, Fanetti Matteo, Giove Alessio, Hayad Zineb, Mabrouk Loujain, Modica Aurora, Olie Yasmine, Petrone Aurora, Piazzini Edoardo, Xhaja Eldi Docenti tutor: Bossini Moira, Guiggiani Laura, Sportoletti Simona Dirigente scolastica: Regola Lucia

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