ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado di Via Michel di Livorno (LI) - 2A

Il ’genio’ in mostra a Livorno Da Vinci ai Bottini dell’Olio

Sono esposti alcuni manoscritti che furono scritti da destra verso sinistra perchè era mancino

Grande evento culturale nella nostra città e unica opportunità per conosce attraverso i documenti esposti, provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana l’aspetto più geniale di Leonardo che solitamente viene ammirato per le opere pittoriche. Guardando alla sua biografia, (1452-1519) vediamo che oltre a studiare presso la prestigiosa bottega d’arte del Verrocchio, che lo formò principalmente in ambito pittorico, conobbe anche le sperimentazioni tecniche, l’anatomia e di conseguenza il corpo umano realizzando la sua famosissima opera: l’Uomo Vitruviano. Il suo primo grande studio riguardò la deviazione del corso dell’Arno togliendolo a Pisa per spostarlo verso Livorno. Per studiare il territorio andò sul monte Verruca e fece una grande mappa, evidenziandone anche i fiumi e i corsi d’acqua in modo da poter capire come deviare l’Arno, ma il progetto non fu realizzato per il costo troppo alto dei materiali utili all’impresa. SI dice che fosse anche un cantante molto bravo e che creò uno strumento a corda con una testa di capra e un amplificatore molto simile a un microfono. Nella mostra allestita a Livorno possiamo ammirare alcuni manoscritti che furono scritti da destra verso sinistra perché era mancino. Possiamo constatare il suo interesse per la botanica, l’idraulica fluviale, le macchine da guerra (molto note nei suoi schizzi); i suoi studi sull’atmosfera e quelli più famosi sugli uccelli dedicati alla realizzazione del suo sogno, cioè di poter volare. Fra le opere esposte al Museo di Livorno vi è anche un progetto dove ha disegnato la sua città ideale: doveva essere impenetrabile con una parte dedicata ai pedoni e una al commercio; le forme triangolari rendevano la fortificazione migliore; a riguardo fece anche il 2 progetto della fortificazione della città di Piombino. Studiò per primo le precipitazioni atmosferiche, all’epoca si pensava ancora che fossero causate dell’ira degli dei.

Leonardo ebbe un unico cruccio: non sapere il latino, una fra le poche cose che il genio non studiò durante la sua impegnatissima vita.

 

Qual è l’avvenimento che ha dato una svolta alla sua vita? Il primo viaggio a Milano per conoscere il Duca Ludovico Sforza.

Era un grande mecenate e mi ha dato la possibilità di fare creare una bottega e questo mi ha permesso di lavorare su tutto ciò che mi permetteva la mia immaginazione. Come avrebbe progettato Livorno? L’avrei progettata in modo molto diverso. La città avrebbe avuto un layout più regolare e razionale, con strade che si intersecano a rette. Sarebbe stata più compatta e circolare, con spazi pubblici al centro. L’architettura sarebbe stata più classica e il porto più efficiente. Cosa avrebbe voluto inventare? La radio. La radio è un’invenzione davvero sorprendente. Permette di ricevere informazioni e comunicare su lunghe distanze tramite un sistema di onde sonore. Della musica moderna quale genere sceglierebbe? Sceglierei il rock. Ha radici nel blues, nel jazz e nella musica pop tradizionale. È un genere interessante e creativo, con molti diversi stili. Mi piace anche ascoltare altri generi musicali, come il pop, il jazz e la classica. Ma se dovessi scegliere un genere, sceglierei il rock anche perché i suoi fans sono fedeli. Quale strumento le sarebbe piaciuto inventare? Il pianoforte. È un strumento musicale che combina diverse caratteristiche importanti: ha una grande versatilità, può creare tantissime combinazioni di suoni diversi con pochi tasti. È un strumento che consente di esprimere molta emotività e varietà di sfumature.

 

Agarini Marina, Andolfi Alessia, Caffo Alessio, Cicconetti Emma, Contaldi Ambra, Di Fraia Aurora, Fabozzi Alessandro, Fanciulli Massimo, Fani Gabriele, Ferrari Bianca, Lenzi Ginevra, Mazza Nicola, Mazzotta Manuel, Messana Rosamartina, Moscatiello Davide, Paoletti Marta, Puccinelli Francesco, Puccini Libir, Sabia Emanuele, Strazzabosco Karen, Ulivieri Carolina, Viola Daniel, I docenti: Prof.ssa Anita Leonetti Prof.ssa Roberta Panaro Prof.ssa Giulia Barbarello Dirigente Dott.ssa Maria S.Oriti

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