ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Poggi Mantegazza di Lerici (SP) - 2B

Quando a emigrare eravamo noi La Grande Emigrazione italiana

Non importa da dove vengono, come sono, conta accoglierli e affrontare le difficoltà insieme

«Il vento spira forte, il mare è sempre mosso. Da una settimana non abbiamo che pioggia e nebbia… Si sta tutti al buio… C’è freddo, un freddo amaro che trapana le ossa». Davvero toccante il resoconto di un immigrato di quest’ultimo decennio, vero? Ebbene no, si tratta, invece, di un quaderno di viaggio datato 1887, opera di una giovane maestra veneta che descrive la traversata dell’oceano Atlantico, 36 giorni di viaggio, sulla tratta Genova-Rio de Janeiro, a bordo di una «carretta del mare», come venivano chiamati a fine ‘800 i vapori degli emigranti italiani.

Spesso deridiamo e disprezziamo gli immigrati odierni ma, in fondo, non sono tanto diversi da come eravamo noi durante la più grande ondata migratoria mondiale che fu compiuta dagli italiani tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900, la cosiddetta grande emigrazione italiana. molti migranti partivano per l’America in cerca di fortuna. A partire dal 1892 gli immigrati che arrivavano negli Stati Uniti erano soggetti a controlli presso Ellis Island, un’isola nella baia di New York, dove venivano sottoposti a visite mediche e accertamenti. Lì in quegli anni sbarcarono oltre 12 milioni di migranti tra cui molti italiani provenienti inizialmente dalle regioni del nord Italia (Friuli e Veneto) e più tardi dal sud (Calabria e Sicilia). Le destinazioni principali erano l’America del nord e del sud. I motivi furono gli stessi per cui stanno soffrendo negli ultimi decenni gli immigrati di oggi, ovvero povertà, riscatto sociale e ricerca di lavoro.

A volte erano i soli uomini a partire e, solo dopo aver trovato un lavoro ed una casa, venivano raggiunti da mogli e figli, altre volte partivano, invece, famiglie intere. Il viaggio era lungo e pericoloso, infatti erano necessari circa trenta giorni di navigazione. Ci sono state persone che purtroppo non sono mai riuscite ad arrivare né in America né altrove. Si ricorda, ad esempio, quando nel 1908 affondò il vapore Sirio che era diretto in Brasile e persero la vita centinaia di persone.

Nel secondo dopoguerra ci fu l’ultima grande ondata migratoria italiana soprattutto verso l’Europa.

All’estero gli emigrati italiani erano spesso considerati cittadini inferiori, incapaci, fannulloni e vivevano in baracche. In fondo così diversi non siamo verso i migranti di oggi da coloro che disprezzavano quelli italiani. Pensiamo che il migrante vada accolto e aiutato, ieri come oggi. Ci ha colpiti e appoggiamo questa frase: «Tutelare il diritto degli altri e’ il modo migliore di tutelare il nostro»

 

L’immigrazione in Italia ha assunto negli ultimi 25 anni una dimensione sempre più ampia, data soprattutto la crisi economica internazionale.

Sempre più studenti stranieri sono presenti nelle scuole italiane e anche nella nostra classe abbiamo diversi compagni provenienti da altri Paesi, alcuni sono anche nati in Italia ma in famiglia parlano solo la loro lingua d’origine.

Abbiamo deciso di intervistarli per conoscere meglio il loro percorso fin qui. 1) Com’è stato il vostro viaggio per raggiungere l’Italia? Hanno viaggiato in nave insieme a tante altre persone, è stato lungo e noioso. 2) Siete stati contenti di lasciare il vostro Paese? Sono dispiaciuti di aver dovuto lasciare parenti e amici ma felici di potersi ricongiungere con un familiare che era già in Italia. 3) Siete riusciti ad integrarvi e cosa vi ha aiutato in questo processo? Abbastanza, sono stati aiutati soprattutto dalla scuola e anche dal praticare uno sport.

4) Quali difficoltà avete incontrato nella scuola? Le difficoltà principali riguardano la conoscenza della lingua italiana. 5) Qual è il vostro più grande timore che pensate di aver superato? Riuscire ad instaurare nuove amicizie. 6) Dal punto di vista culinario, utilizzate più le abitudini alimentari del vostro Paese o quelle italiane? Mantengono sia le abitudini alimentari del Paese di origine sia quelle italiane.

 

Elenco giovani cronisti e tutor Scuola Poggi di Lerici-Isa 10. Elenco degli alunni della redazione della classe 2B: Almasio Leon, Angel Mariadiletta, Bapari Lamia, Barbagelata Federico, Bernardini Carlotta, Bolognini Noemi, Dosa Gabriel, Fazio Ilaria, Gjoka Ronela, Hmam Adem, Hmam Sarra, Lalli Emanuele, Luciani Leonardo, Masi Francesca, Murphy Emma, Nardi Alessia, Oldone Mia, Pailhas Matilde, Rocchi Federico, Rossetti Giorgia, Sacchi Serena, Sall Aly, Stancu Alice, Tancau Teodora, Zanello Dennis.

Insegnante tutor: Camporeale Francesca Dirigente scolastica: Rossella Capozzo

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso