ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Toniolo di Pisa (PI) - 2E

Ucraina-Italia, scuole a confronto

Scopriamo l’istituto di Yelyzaveta con la nostra nuova compagna di classe. Differenze e similitudini

La nostra nuova compagna di classe, Yelyzaveta, arrivata dall’Ucraina, ci ha raccontato come funziona la sua scuola. In Ucraina si può scegliere di seguire le lezioni in due diverse fasce orarie: dalle 9 alle 15 oppure dalle 12 alle 18.

La scuola solitamente comincia il 1° settembre e finisce il 25 maggio. Ci sono poi tre pause di due settimane: in autunno (ad ottobre), a Natale e a Pasqua.

Il totale di ore settimanali è di 36 mentre da noi in Italia sono 30. In Ucraina si va a scuola dal lunedì al venerdì. In Italia alcune scuole seguono da lunedì a sabato, altre da lunedì a venerdì.

Ogni lezione in Ucraina dura 45 minuti a cui seguono 15 minuti di pausa.

Durante la lezione gli studenti solitamente per 30 minuti ascoltano la spiegazione degli insegnanti e i restanti 15 fanno degli esercizi.

Non tutti i giorni però gli studenti seguono le lezioni per lo stesso numero di ore: si va dalle sei alle otto ore al giorno. Le materie sono molto simili alle nostre con alcune differenze.

Al posto di tecnologia, i ragazzi seguono falegnameria e le ragazze lezioni di cucito.

Per quanto riguarda la storia, un’ora è incentrata sulla storia mondiale e un’ora sulla storia ucraina. In Ucraina studiano 5 ore a settimana la lingua inglese e come seconda lingua polacco o tedesco. Le ore settimanali di ucraino sono quattro. Anche le ore di matematica sono quattro, cui si aggiungono due ore di fisica e due ore di scienze.

Le ore di scienze motorie sono tre, mentre all’arte e alla musica sono dedicate rispettivamente un’ora e un’ora. Nell’ora di musica, a differenza dell’Italia, non si suona uno strumento ma si fa storia della musica e a volte canto. Non è previsto l’insegnamento della religione.

In Ucraina le scuole medie durano cinque anni, quindi la scelta della scuola superiore arriva più tardi. Anche in Ucraina, come in Italia, gli edifici scolastici spesso sono di vecchia costruzione anche se molti di essi sono stati ristrutturati.

Le aule sono dotate di digital board e personal computer.

All’interno dell’edificio della scuola ci sono anche una piscina con gli spogliatoi, un mini teatro e un’area riservata agli alunni dove è possibile giocare all’aperto.

La scuola ospita anche un punto vendita dove comprare cibo e bevande.

Gli studenti vengono valutati attraverso interrogazioni e compiti in classe, come da noi, ma i voti vanno da 1 a 12. La scuola ha una biblioteca mentre i libri scolastici vengono dati in prestito agli studenti, che li restituiscono alla fine dell’anno.

 

Abbiamo intervistato Enrico Scalsini di 75 anni.

Quali punizioni davano ai vostri tempi quando non rispettavate le regole? «Non davano punizioni fisiche, soltanto rapporti, voti brutti e sospensioni».

Quali materie studiavate alle scuole medie? «Italiano, matematica, latino, storia, geografia, religione, educazione fisica». Potevate scrivere con la sinistra o soltanto con la destra? «Solo con la destra e i mancini imparavano a scrivere con la destra».

Avevate classi miste o divise in base al sesso? «In base al sesso, per alcuni laboratori si mischiavano».

Portavate le divise? Se sì come erano fatte? «Portavamo divise a educazione fisica: maglia bianca di spugna e pantalone blu».

Avevate professori maschi, femmine o entrambi? «Sia professori maschi che femmine».

Che materiale portavate? «Il pennino e i libri che usavamo quel giorno».

Avevate compiti a casa o lavoravate soltanto in classe? «Avevamo molti compiti per casa e, se non li facevamo, i genitori non potevano giustificarci».

Facevate le gite? «No. Non le facevamo.

 

La scuola del futuro dovrebbe puntare su tecnologia, edilizia scolastica, strutturazione del tempo di scuola e di quello extrascolastico. Immaginiamo la sostituzione dei libri cartacei con libri digitali utilizzabili attraverso banchi dotati di pc touch incorporato. Ci piacerebbe utilizzare la realtà virtuale sia per esplorare luoghi lontani nello spazio e nel tempo sia per accedere al metaverso. Al posto dei custodi potrebbero esserci dei robot che puliscono, le porte automatiche e gli armadietti personali con le impronte digitali.

La sala dedicata alla realtà virtuale dovrebbe essere strutturata in maniera diversa dalle altre: uno spazio vuoto con superfici morbide per consentire i movimenti. Sogniamo nuove strutture scolastiche a basso impatto energetico e con ambienti riservati ad attività ludiche e motorie.

Vorremmo che la scuola media durasse cinque anni e tre anni la scuola superiore. Ci piacerebbe che tutte le scuole adottassero la settimana corta (dal lunedì al giovedì), con sette ore al giorno di scuola e due ore di attività sportive e ricreative (ad esempio teatro). 

Sara Giorgiana Alexe, Azzurra Antonelli, Pietro Bonfiglio, Annalisa Borsari, Ambra Caprili, Fabio Cicalò, Alessio De Seta, Giorgio Del Viva, Nicholas Di Pede, Frensis Gjyli, Diana Guerriero, Karim Riccardo Hamdi, Sherilyn Herrera, Jamal L’Kenfaoui, Dario Lupo, Sofia Moscadelli, Yelyzaveta Onyshchuk, Sara Risaliti, Emilio Rolla, Alice Sbrana, Carolina Scalsini, Alessio Soanca, Francesco Taddei

Professori tutor: Luigi Peccia, Paolo Ruggiero, Roberto Viale.

Dirigente: Teresa Bonaccorsi.

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