Disegni per strada: arte o vandalismo?
Scopriamo insieme il mondo della Street Art e il dibattito su questa forma di espressione
Molte persone considerano i graffiti, le scritte e i disegni sui muri degli edifici un male del nostro tempo, una forma di vandalismo che prende di mira la proprietà privata e i beni pubblici. In effetti la legge italiana ritiene reato l’imbrattamento e il vandalismo. Altri considerano invece la Street Art una forma di arte e di espressione culturale. Molte persone la praticano in tutto il mondo per manifestare e diffondere le proprie idee. Ci sono molte tecniche per realizzare opere di street art o graffitismo: si possono usare bombolette spray o tubetti con colori a olio o vernice, si possono attaccare cartelloni per la città, si può disegnare sui cartelli o modificare segnaletiche stradali … Alcuni esempi recenti di street art sono a Milano, come «Remember», un’opera di AleXsandro Palombo, che rappresenta Anna Frank che brucia con una candela un foglio contenente la lettera Z, che rappresenta i carri armati russi. Porta al collo un fiocco blu e giallo, i colori della bandiera ucraina, e simboleggia la guerra tra Russia e Ucraina. A Monopoli, l’artista italiano Millo ha creato “Beyond The Sea”, dove il protagonista è il Mar Mediterraneo: l’opera vuole rappresentare le conseguenze del cambiamento climatico sui mari e sugli oceani, dimostrando che ognuno di noi può fare la differenza. Contro la Street Art: spesso viene confusa la Street Art con il vandalismo: sono entrambi forme di espressione, solo che la Street Art viene prodotta da artisti, spesso professionisti, mentre le persone che non sono qualificate per questo tipo di lavoro si limitano a scritte o disegni che imbrattano i muri e spesso trasmettono messaggi negativi, a volte addirittura offensivi – molte volte gli artisti o gli autori di graffiti non chiedono il permesso, dunque invadono delle proprietà private; A favore della Street Art: una delle cose più positive della Street Art è il poter rendere il brutto bello: spesso anche i comuni permettono agli artisti di decorare palazzi abbandonati o costruzioni inguardabili; – i murales arricchiscono culturalmente le città entrando a far parte del loro patrimonio artistico: molte città, per esempio Bristol, sono conosciute ovunque per i propri graffiti -può essere un vantaggio turistico perché l’immagine di una città può raggiungere ogni angolo del mondo; – è una forma di espressione che può portare un messaggio positivo o di protesta, per esempio contro il riscaldamento globale Spesso un’immagine può far ragionare più delle parole!
Banksy è un artista britannico, considerato uno dei maggiori esponenti della Street Art. Di lui non si sa molto, infatti è un artista misterioso, perché vuole che l’attenzione del pubblico si concentri sulle sue opere, sul messaggio e non sulla sua immagine o personalità. I primi graffiti ha iniziato a produrli in Inghilterra e le sue opere si ispirano alla politica e alla cultura e si esprimono in forma satirica, ovvero in modo scherzoso, ma fortemente critico, verso gli atteggiamenti umani. La tecnica che usa, la Stencil Art, consiste nell’applicazione della vernice spray su una mascherina fatta di cartone; questa tecnica gli permette di realizzare opere in pochissimo tempo. «La bambina col palloncino» è forse l’opera più conosciuta di Banksy: è stata realizzata a Londra, lungo le scale del Waterloo Bridge. Se per alcuni quest’opera simboleggia la perdita dell’innocenza, per altri è simbolo di speranza, perché la bambina libera il palloncino. Un’altra sua opera famosa, realizzata in Palestina, è «Il lanciato-re di fiori» che raffigura un uomo mascherato che lancia un mazzo di fiori al posto di una molotov: il gesto del lancio diventa un messaggio di pace ed energia positiva (Nella foto Street Art sul Muro di Berlino)
Le Peace Lines sono dei muri di separazione in Irlanda del Nord, soprattutto a Belfast, che dividono le zone dei cattolici da quelle dei protestanti. Sono di metallo, cemento e reticolati di filo spinato e hanno dei cancelli che vengono chiusi di notte. Furono costruiti a partire dal 1969 in seguito allo scoppio dei cosiddetti Troubles, ma negli an-ni, soprattutto dopo gli accordi di pace del 1998, sono diventati un’ attrazione turistica proprio per merito della Street Art: infatti i murales di Belfast sono una delle maggiori attrattive della città e ricordano al mondo il suo passato burrascoso e il conflitto fra nazionalisti e lealisti. Il muro di Berlino fu un sistema di fortificazione attivo dal 1961 al 1989, eretto da parte del governo della Germania-est per impedire la libera circolazione delle persone verso la Germania-ovest. Oggi ne rimangono in piedi 1,3 km e la parete è interamente dipinta con graffiti di diversi artisti, riguardanti temi come la pace, la solidarietà, la libertà o la caduta del muro in seguito alla fine della Guerra Fredda. Dal 1992 è considerato monumento protetto.
Ecco tutti i membri della redazione del giornalino d’istituto della scuola secondaria di primo grado di Radda in Chianti: Alessandro Marino, Tommaso Landi, Klivio Caca, Vittorio Palagi, Pietro Regoli, Veronica Viligiardi, Fionn Chieregati, Maria Ceplinschi, Cristine Angciangco, Filippo Baldi, Pietro Dominutti, Viola Matassini, Hiba Boumarouane, Mahmoud Sallam, Lorenzo Gallo, Carolina Mini Dirigente Scolastico: Maria Antonia Manetta Docente tutor: Laura Guerrieri