Accendi il cervello prima del motore
«Mettiamoci sulla buona strada» è il progetto salvavite ideato dal comandante della Municipale Barsuglia
Camaiore mette in moto nuovi progetti in tema di educazione stradale e li dedica ai più piccoli nella convinzione che i semi della sicurezza vadano curati fin da quando un bambino monta a cavalcioni della sua prima bicicletta, accompagnato – e a volte non sempre – soltanto dalle indicazioni di mamma e papà. A parlarne è Claudio Barsuglia, il comandante della Polizia Municipale del Comune di Camaiore che, oltre a girare per tutte le scuole del territorio con i suoi collaboratori per diffondere la proposta ribattezzata “Cresco Sicuro” sulle corrette regole della strada per pedoni e mezzi, ha ideato anche il progetto “MettiAMOci sulLA BUONA STRADA”. È questo infatti lo slogan che dà voce a un volantino fronte-retro che il comandate Barsuglia ha elaborato circa due anni fa, distribuito in tutto il comune di Camaiore e già in parte promosso con iniziative e manifestazioni. Destinatari: bambini e ragazzi. L’idea di fondo del progetto è comunicare quelli che possono sembrare grandi concetti con un linguaggio e una simbologia usata quotidianamente dai giovani come recita il messaggio in calce: «La Polizia Municipale raccomanda a tutti la massima prudenza, con la speranza che questa iniziativa possa essere utile ad evitare situazioni critiche e pericolose, soprattutto quando si ha intenzione di condurre veicoli». E le raccomandazione dei vigili urbani arrivano nel linguaggio fresco e immediato dei più giovani: giochi di parole, emoj, doppi sensi, simboli simpatici che hanno il compito di esplicitare le principali regole del codice stradale e far riflettere su quali possano essere i pericoli a cui sono esposti tutti gli utenti della strada se non si rispettano determinate norme. Si è voluto allargare poi il raggio di comunicazione, traducendo il volantino in inglese, visto che la Versilia è una zona turistica e che in estate vede moltiplicare il numero delle presenze. E poi una speranza coltivata dal comandante Barsuglia: quella che nella scuola venga inserita l’educazione stradale come materia riconosciuta e obbligatoria fin dalle elementari, convinto che laddove c’è formazione il rischio stradale diminuisca. L’idea è quella di far arrivare la proposta al Ministero della Pubblica Istruzione, supportata intanto da una petizione di tutti i vigili urbani dello Stivale e perché no, dai dirigente di tutte le scuole. Una strada lunga ma, con l’aiuto di tutti, certamente più sicura.
«Rispetta le regole per rispettare gli altri». È lo slogan che racchiude il senso del progetto “Cresco sicuro” che la polizia municipale di Camaiore, guidata dal comandante Claudio Barsuglia, porta nelle scuole per educare i ragazzi ad un comportamento corretto in strada. «Avete mai pensato che infrangere le regole della strada non è un male solo per voi, ma anche per gli altri?». È con questa domanda che il numero uno dei vigili approccia gli alunni delle scuole spingendoli a pensare anche all’altro. Come? Cono-scendo bene le «regole del gioco». Forse, infatti, «non tutti sanno che» (almeno finché non si supera l’esame per il patentino) sulle strisce i pedoni hanno la precedenza – diritto poco rispettato in Italia – tanto è vero che sono le persone ad attendere il passaggio dei mezzi prima di attraversare. O ancora non è troppo chiaro che in presenza di una pista ciclabile è vietato pedalare in strada, regola che vale anche per chi circola su un monopattino (per farlo poi serve aver compiuto i 14 anni). Guai ad andare in strada piroettando sullo skate, visto che è uno strumento di gioco o sportivo e può essere usato solo su piste adatte. E poi il telefonino…Quando si guida è consentito il vivavoce ma non la videochiamata: vietatissima. Anche fumare è consentito ma senza mai allontanare le mani dal volante: praticamente impossibile. Mai girare, invece, con cintura e casco slacciati.
Insegnare le regole fin da piccoli è un “chiodo fisso” per le forze dell’ordine. Gli incontri nelle scuole per promuovere la conoscenza del giusto comportamento in strada è una “mission” per il comandante Barsuglia. E i dati delle sanzioni elevate l’anno passato sono la cartina di tornasole di quanta necessità ci sia di “rispolverare” nella men-te di utenti indisciplinati il codice della strada. Ecco alcuni dati relativi al 2022. In sette si sono fatti trovare positivi all’alcol test lungo le strade di Camaiore. Poi ci sono gli “smemorati”; quelli si mettono al volante nonostante la loro patente sia scaduta e non da qualche giorno o settimana, ma addirittura da diversi anni: 22 persone. Poi 134 verbali a veicoli di tutti i tipi effettuati per sanzionare l’assicurazione scaduta e i 30 per la mancata revisione dell’auto. Assai più gravi le multe per due minori di 16 anni trovati in scooter con a bordo un’altra persona e tre “beccati” a girare sul motore senza il casco. Per non parlare delle “bravate” come gli impennamenti (un caso), le 79 sanzioni per le cinture non allacciate in auto e le 60 per l’uso del cellulare alla guida, i 48 per eccesso di velocità e i 7 per non essersi fermati dopo un incidente, che tradotto significa “pirati” della strada.
Anche quest’anno partecipano al Campionato di Giornalismo “Cronisti in classe”, una rappresentanza delle classi terze della “Rosso di San Secondo” di Capezzano Pianore: sono i ragazzi e le ragazze che hanno deciso di partecipare al laboratorio di giornalismo che si tiene una volta alla settimana nella scuola e che ha l’obiettivo di avvicinare gli studenti al mondo della comunicazione e a cimentarsi con una nuova forma di scrittura. Ecco i protagonisti del progetto: per la classe 3A: Ilia Adami, Richa Frediani, Maya Giusti Pardini, Denise Lari, Elide Micheli; per la classe 3B: Melinda Bernieri, Asia Politi, Jasmine Volpe, Elisa Marchetti, Lorenzo Neri, Gabriele Benedetti, Filippo Lari, Luca Vecoli, Pietro Susini; per la classe 3C: Alessio Lamperi.
Docente tutor: prof.ssa Maria Cristina Bulgheri.
Dirigente scolastico: prof. Riccardo Rolle.