ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Sacchetti di San Miniato (PI) - 2E

La donazione: un atto di generosità

Un piccolo grande gesto di amore che può salvare una vita. L’incontro della classe con le esperte

Abbiamo invitato in classe la dottoressa Antonella Bertelli, ex responsabile del servizio Immuno Transfusionale dell’Osma e responsabile scientifica del consiglio regionale Fratres Toscana, Giulia Fredianelli, segretaria della Fratres Toscana e Sonia Rizzo, responsabile del gruppo Fratres di San Miniato Basso. La dottoressa ci ha spiegato come è fatto il nostro sangue, che non può essere riprodotto in laboratorio, né si può acquistare in farmacia o al supermercato. Ogni giorno in Italia vengono fatte circa 8.000 trasfusioni di emocomponenti (di cui oltre 6.700 globuli rossi). La dottoressa ha sottolineato, quindi, che il sangue non si compra, ma si dona! Essere in buona salute è il requisito fondamentale per donare, ecco perché diventa necessario rispondere con estrema responsabilità alle domande sul proprio stile di vita. Altri requisiti fondamentali sono: avere tra 18e 65 anni, pressione arteriosa ed emoglobina giuste, non avere malattie infettive, quali Aids, epatite B e C, sifilide. Non possiamo donare quindi se il nostro stile di vita è poco sano, diventare donatori significa tenere costantemente sotto controllo la nostra salute. I rischi per il donatore, sono praticamente nulli se si esclude un’eventuale reazione emotiva legata alla paura dell’ago. Dove si dona? Ci sono molti luoghi dove donare: servizi trasfusionali degli ospedali e centri di raccolta delle associa-zioni del volontariato (UdR). In genere si dona di primo mattino e il volontario dovrebbe stare digiuno almeno dalla mezzanotte.

Cosa serve sapere per fare la trasfusione? I donatori possono dare il loro sangue solo a determinate persone che hanno un gruppo sanguigno specifico e inoltre i gruppi hanno un Rh che può essere positivo o negativo.

Ad esempio un donatore A+ può donare solo ad uno A+ e AB+, mentre l’A- può donare agli stessi dell’A+ e le loro forme negative. Esistono inoltre donatori e riceventi universali, ossia persone che possono donare e ricevere tutti i gruppi sanguigni. Anche il plasma può essere donato: il plasma è la parte liquida del sangue composta per lo più da acqua che contiene importantissime proteine. Lo stesso vale per le piastrine che, insieme al plasma, determinano la coagulazione del sangue e interrompono le emorragie. Per ogni paziente che necessita della piastrine ci vogliono cinque donatori. La ricetta per la felicità? Donare vita, donare sangue. La Fratres Toscana nasce come Ente Morale nel 1971 a Lucca, a partire dai primi nuclei di donatori presenti all’interno delle Misericordie d’Italia già dal 1951, con l’obiettivo di invitare la gente alla donazione anonima e gratuita del sangue, del sangue midollare e degli organi.

E’ un’associazione approvata da un decreto ministeriale del 1994 che si avvale di volontari, persone impegnate, attente alle problematiche dei propri simili e preparate. Il lavoro preliminare è, infatti, l’informazione circa l’importanza della donazione e il superamento di quelle piccole paure che ci bloccano davanti ad un gesto così semplice eppure così solidale. Prima di tutto la paura dell’ago, una di quelle più frequenti.

Il nome Fratres, infatti, significa fratelli, indica che siamo pronti a donare per chiunque abbia bisogno del nostro dono come se fosse un nostro fratello. Il simbolo della Fratres rappresenta una goccia nel cuore e indica sia la generosità del cuore di chi dona che la preziosità di ogni goccia del nostro sangue per con-sentire la vita a chi lo riceve.

Questa associazione sviluppa un’azione permanente a tutti i livelli della vita sociale, specialmente nel mondo giovanile e studentesco, per la diffusione dell’educazione sanitaria e della cultura del dono. Abbiamo intervistato Angiolo Schiavetti, presidente della Fratres provinciale di Pisa, per chiedere informazioni sulla donazione di sangue e sulla Fratres.

Quando e perché ha iniziato a donare sangue? «Nel 1987 perché alcuni amici me lo hanno consigliato e ho continuato fino al 2005. Ho dovuto smettere per un problema alla retina».

Ogni quanto tempo e quando si può donare? «Gli uomini possono donare sangue ogni tre mesi, le donne due volte l’anno. Durante la menopausa come gli uomini. Il plasma può essere donato ogni 14 giorni. Si può donare dai 18 ai 70 anni. La prima donazione deve avvenire prima dei 60 e quando siamo in buona salute».

Come funzionava la donazione prima e come funziona oggi? «Prima era meno regolamentata. Ora, prima di donare, il sangue è soggetto a numerosi controlli».

Quanti gruppi donatori ci sono in Toscana e quante donazioni sono state fatte l’anno scorso nella provincia di Pisa? «In Toscana sono presenti 40 gruppi donatori. L’anno scorso in provincia sono state fatte 8.212 donazioni, numero molto basso rispetto alle necessità». Pagina realizzata dalla 2^ E della Secondaria di primo grado Sacchetti di San Miniato: Isacco Allegrini, Andrea Argento, Maia Bartoloni, Riccardo Bellucci, Dario Cecchelli, Chiara Colombo, Emanuele Crispino, Matteo Del Bubba, Samuele Fabio, Azzurra Francesca Falaschi, Alessia Fiasconi, Camilla Fiasconi, Gabriele Martini, Gregorio Neri, Noemi Pacilio, Jonathan Perone, Federico Prosper, Nassim Salamate, Emma Taddei, Angelo Tondi, Sofia Ulivieri. Docente tutor Ivonne Betti. Dirigente scolastico Andrea Fubini. LA REDAZIONE

Votazioni CHIUSE
Voti: 84

Pagina in concorso