ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado B. Buricchi di Prato (PO) - 1A

La lingua madre aiuta l’intercultura

Addobbi, costumi, maschere e filastrocche per portare gli studenti in viaggio nei Paesi del mondo

L’intercultura a scuola: come funziona e quali sono i progetti in corso. Lo spiegano le professoresse Maddalena Ciambellotti e Laura Magi.

Ci spiegate meglio il vostro ruolo? «Sono Maddalena Ciambellotti al mio secondo mandato come Funzione Strumentale Intercultura relativamente alla scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria assiema alla collega Laura Magi che ricopre l’incarico da più tempo e si occupa della Secondaria di Primo Grado.

La nostra attività è articolata in stretta e costante collaborazione con la dirigenza. Lavoriamo assieme per intessere un dialogo costruttivo con il territorio, in modo particolare con l’amministrazione comunale, che da anni ha instaurato con le scuole un accordo di programma sull’intercultura che valorizza gli studenti con background migratorio. Poi operiamo con l’Ufficio scolastico Provinciale, con le realtà del terzo settore, ed associazioni diversificate, anche nell’ottica delle varie espressioni religiose e culturali».

In cosa consiste l’attività? «Siamo impegnate nel sostenere sin dall’inizio e per tutto l’anno scolastico, tutte le attività progettuali di accoglienza e facilitazione linguistica per gli studenti e le studentesse non italofoni e al contempo, per incentivare l’alleanza educativa scuola famiglia, ci avvaliamo di sportelli di mediazione linguistico-culturale che promuovono il dialogo con i genitori che non parlino la lingua italiana e che provengono da diverse culture».

Cosa avete pensato di organizzare per la giornata mondiale della lingua madre? «Quest’anno oltre all’addobbo dei vari plessi con i disegni dei costumi e maschere tipiche dei paesi di provenienza dei bambini/ragazzi, l’istituto si è impegnato nel reperire filastrocche e ninna nanne che i genitori cantano o hanno cantato ai bambini nella lingua d’origine. La documentazione raccolta nelle varie classi potrà essere fruita per diversificate attività didattiche esperienziali trasversali alle differenti discipline. Si pensa anche ad una raccolta cartacea o digitale delle filastrocche per mantenere memoria e non disperdere questa importante esperienza interculturale. Intanto è stata creata una locandina plastificata che riporta il disegno di una mamma che culla il suo bambino con scritto in varie lingue «Giornata della lingua madre»: il manifesto è stato affisso internamente ed all’esterno di tutti i plessi del Comprensivo. La Commissione, grazie al contributo di tutti i colleghi che hanno fornito il materiale fotografico, sta lavorando ad un video unitario sulla giornata della Lingua madre che sarà poi pubblicato nel sito dell’Istituto».

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