ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado San Niccolò di Prato (PO) - 2B

«Diventare scrittori? Leggete tanto»

Intervista a Tommaso Santi. Lo sceneggiatore e autore pratese: «Va bene il talento. Ma va esercitato»

Come nascono le storie? La classe 2B del San Niccolò ha intervistato Tommaso Santi, sceneggiatore e scrittore pratese, autore del documentario «Restaurare il cielo» e del cortometraggio Krenk, divenuto anche il suo primo libro per ragazzi.

Ha sempre desiderato fare questo lavoro? «Ho sempre desiderato fare lo sceneggiatore, perché mi è sempre piaciuto tanto il cinema, ascoltare e vedere storie.

Poi, verso i 13 anni, i miei genitori mi regalarono una macchina da scrivere. Inizialmente è stato solo un gioco, poi è nato invece il desiderio di scrivere. Così la passione per la scrittura si è unita a quella per il cinema».

Cos’è oggi per lei la scrittura? «Scrivere per me è un gioco, mi diverte: mi piace trovare delle storie e scegliere la maniera più adatta per raccontarle».

Come si diventa scrittori? «Scrivere è un mestiere molto artigianale. Servono talento e passione, però è indispensabile l’allenamento, come per il calcio: il talento va sempre esercitato attraverso la tecnica. Così, leggendo e studiando, posso imparare ad utilizzare alcune tecniche: come sviluppare una storia, come iniziarla, come concluderla».

La differenza principale tra il lavoro di scrittore e di sceneggiatore? «Il lavoro della scrittura è più solitario, anche se un compagno di viaggio fondamentale è l’Editor, il primo lettore della storia, con un talento sconfinato, che aiuta a migliorare il testo. Fare un film invece è un lavoro di squadra, serve una troupe: la sceneggiatura, per esempio, si scrive in due o tre persone. Poi è indispensabile il regista, che spesso è diverso dallo sceneggiatore. Quindi ci sono i tecnici, che gestiscono le luci, i colori, i suoni: il direttore della fotografia, gli elettricisti, i truccatori, i costumisti, i fonici e soprattutto gli attori».

Un consiglio per futuri scrittori o registi? «Uno scrittore è prima di tutto un buon lettore e quindi vi consiglio di leggere tanti libri e vedere tanti film: essere dei grandi lettori e spettatori. Tutto ciò che leggiamo e vediamo resta con noi e quando ci servirà, spunterà fuori. Io non credo all’ispirazione improvvisa ma penso che tutti noi rielaboriamo quello che vediamo, ascoltiamo, anche senza accorgercene, e attraverso la lettura immagazziniamo idee e tecniche che altri hanno già affinato».

Le parole di Tommaso sono state motivanti per tutti gli alunni e hanno permesso loro di avvicinarsi alla scrittura con allegria ed entusiasmo. Per chi tra loro aspira a diventare scrittore e sceneggiatore, l’intervista è stata un mezzo per credere nei propri sogni: con lo studio e l’impegno una passione può davvero realizzarsi!

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