Alla scoperta di Pietro Vannucci
Uscita didattica per approfondire la conoscenza sull’artista e sulle opere tra Panicale e Città della Pieve
Il 2023 è un anno molto importante per l’Umbria e per l’arte.
In occasione del cinquecentenario dalla morte di Pietro Vannucci, detto il Perugino, uno dei più grandi protagonisti dell’arte rinascimentale italiana, allievo nella bottega di Andrea del Verrocchio, la nostra scuola ha organizzato un’uscita didattica per approfondire la conoscenza sull’artista e sulle sue opere nei luoghi in cui ha lasciato importanti segni del suo passaggio Panicale e Città della Pieve. La visita guidata del territorio, accompagnata da esperti, è iniziata a Panicale dalla Chiesa di San Sebastiano, situata a circa 250 metri dalle mura del borgo. Ancor oggi sull’architrave del portale si legge la scritta “Ecca Sti Sebasti Cri Panicalis”, fu costruita nel XV sec. dalla comunità del castello di Panicale e fu utilizzata per ospitare le persone affette dalla peste, che in quel secolo dilagava. La chiesa trae il suo nome dal grande affresco del martirio del soldato romano Sebastiano capolavoro indiscusso del Perugino terminato nel 1505 come attesta la data nei fregi dei quattro pilastri A/D/M/DV, restaurato nel 1985 (sotto la guida di Bruno Zanardi). L’artista immaginò che il martirio di Sebastiano si compisse in una piazza delimitata da archi al di là dei quali appare una verdeggiante campagna. Al centro di questo spazio si innalza una colonna alla quale il santo è legato con le mani dietro alla schiena, mentre le frecce lo colpiscono da ogni parte del corpo; gli arcieri che infliggono al santo il tormento delle frecce hanno volti e pose gentili che contrastano con l’azione che stanno svolgendo, questa è la particolarità del Perugino e della sua scuola. “Perfezione nell’ignudo, morbidezza delle carni, delicatezza e soavità, nell’espressione dei volti ed eleganza nelle movenze dei corpi”. Il Perugino firmò l’opera sul piedistallo inserendo il nome “P(etrus) DE CASTRO Plebis Pinxit”. L’itinerario a Panicale si è concluso con la visita del castello e di tutte le altre maggiori opere d’arte presenti. A Città della Pieve, poi, abbiamo visitato la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio con particolare attenzione alle opere del Perugino, quali il Battesimo di Cristo (1510 ca.) e Madonna in gloria tra i Santi (1514 ca.). L’uscita didattica si è conclusa con la visita all’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi dove si custodisce l’affresco dell’Adorazione dei Magi, dipinto nel 1504 con dimensioni importanti (650x 700 cm).
L’opera è stata eseguita seguendo gli schemi già consolidati: con una scena centrale, le figure principali in primo piano e uno sfondo di colline degradanti. Al centro la Madonna con il Bambino circondata dai Magi che offrono doni, a destra San Giuseppe e, dietro di loro, il bue l’asinello e i pastori.