ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

La galleria dei vip antichi prende vita

Al convitto lungo i corridoi campeggiano le immagini di alcuni grandi aretini: li abbiamo fatti parlare

Non sempre è necessario intraprendere viaggi lontani per conoscere le storie degli uomini del passato…ma è sufficiente guardarsi intorno e soffermarsi su ciò che è più vicino a noi. Carissimi lettori, vogliamo quindi raccontarvi, attraverso un’intervista ai nostri compagni, come sia nata l’idea di conoscere la storia di alcuni illustri aretini del tempo che fu, che «vivono» all’interno del Convitto Nazionale e ci osservano quotidianamente.

Com’è nata l’iniziativa “il Convitto ci parla”? «Ci siamo accorti che nei corridoi della scuola, proprio sopra le nostre teste, ci sono medaglioni con l’effigie di illustri uomini d’Arezzo. Incuriositi dal nome di Uguccione della Faggiola, abbiamo chiesto alla docente di Lettere di approfondire le biografie anche di altri personaggi come Mecenate, Vasari, Redi».

Come avete fatto a dar vita ai personaggi?«Adicembre,inoccasionedell’Open day, abbiamo organizzato un tour del Convitto, ha aperto le porte ai futuri iscritti e ai loro genitori. Ci siamo calati nelle vesti dei famosi aretini, utilizzando il linguaggio dell’epoca e rendendo le nostre voci gravi e solenni».

Potete farci un esempio? «Io son l’ambasciator che nonporta pena, ma liete novelle e mio dover sarà crear l’aspettativa in vostra anima e cor. Lo personaggio che qui voglio palesar è colui che della Prospettiva fece arte, scuola e scienza. Poesia pittorica, geometria e colore furon i suoi pennelli. Se vuoi, del mistico legno più vero vieni a mirar lo ciclo che la famiglia Bacci volle ad Arezzo rendere immor-tale. Piero della Francesca pittore e umanista, immortale aretino, vi presento”. È stato divertente e curioso recitare questi ruoli, come veri attori di teatro».

Avete realizzato altre attività collegate ai noti uomini aretini? «Tutti noi, alunni della Scuola Secondaria di I grado, abbiamo partecipato alla realizzazione di un calendario con personaggi scelti tra i più famosi aretini, rappresentati anche nei medaglioni dei corridoi del Convitto. Gli alunni di terza hanno realizzato i ritratti, insieme ad alcuni elementi caratterizzanti il percorso umano e professionale dei personaggi. Gli alunni delle seconde hanno raffigurato monumenti e tradizioni cittadine nei capilettera. Agli alunni delle prime è stata affidata la ricerca di ricette aretine e la loro illustrazione.

impaginazione e stampa sono state a cura del polo liceale Piero della Francesca, annesso al Convitto.

Il nostro intento? Pi promuovere la storia della città e dei suoi protagonisti, di rafforzare il nostro senso di appartenenza al Convitto, l’Istituzione scolastica più antica della città, ma soprattutto di creare un clima collaborativo e di amicizia».

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