ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Colombo di Ponzano di Empoli (FI) - Classe 5A

Sfidatevi. Senza morte e distruzione

I consigli della nostra classe agli uomini che proprio non possono fare a meno di «combattere»

Perché fare la guerra? Ci siamo accorti che gli uomini sembra non ne possano fare a meno. Anche noi occidentali che abbiamo vissuto tanti anni in pace ci troviamo a dover fare i conti con una guerra nella nostra Europa.

Dopo aver letto un post di Susanna Tamaro – la nota scrittrice autore nel 1991 del romanzo «Cuore di ciccia» e poi del più famoso «Và dove ti porta il cuore» – sulle soluzioni alternative alla guerra, ci siamo interrogati ed abbiamo concluso che si, è meglio la pace delle guerra, ma se proprio non possiamo farne a meno ascoltate i nostri consigli.

Noi siamo bambini di 11 anni, ma comprendiamo i pericoli della guerra e non vogliamo che altri bambini debbano vivere con questa paura.

I litiganti dovrebbero fare una serie di gare, la cui partecipazione sarebbe riservata ai soldati, gareggiando tra loro, anche divertendosi: lotta con la vernice, maratona fotografica, gara di cucina con giudici italiani.

La prima gara è quella più difficile, consiste nel nascondersi e cercare di colpire con la vernice gli avversari, i più colorati saranno eliminati; tutti i soldati saranno protetti dalle maschere ed indosseranno una tuta mimetica. I due presidenti li guarderanno dalle telecamere e daranno con-sigli ai propri soldati. Ad ogni eliminazione verrà dato un punto, chi arriva prima a 50 vincerà la prima gara.

Il giorno successivo si svolgerà la seconda gara, una maratona, si svolgerà in Russia e Ucraina: i soldati russi dovranno percorrere 40 chilometri in terra d’Ucraina cercando di fotografare più bellezze naturali e artistiche possibile, i soldati ucraini faranno lo stesso in Russia.

Chi immortalerà più bellezze e in maggior numero, avrà vinto la gara.

Il giorno successivo sarà la volta della terza competizione, quella culinaria. Si svolgerà in Italia, a Masterchef, alcuni soldati, 10 per parte, russi e ucraini dovranno cucinare tre specialità italiane indicate dai giudici, non verrà indicato il piatto da cucinare, ma verranno dati loro solo gli ingredienti. Coloro che cucineranno il piatto che avevano in mente i giudici, con gli ingredienti forniti, e più buono, più vicino all’originale e con un bel impiattamento vincerà la gara.

Chi vincerà due gare su tre avrà vinto la guerra! Una guerra senza lacrime perché senza armi, senza distruzione e senza morti. Una «guerra» a colpi di sfide, senza cannoni.

Ma solo qualche colore, gli ingredienti per i piatti e gambe e fiato per correre. Questo il nostro consiglio ai grandi che non possono fare a meno di stare in pace.

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