ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

C’era un pezzo di legno? No, c’è ancora

Sulle tracce di un mobile scomparso, alla scoperta di vintage, antiquariato, recupero e riciclo

C’era una volta…–Un re!– diranno subito i miei piccoli lettori.

No, ragazzi, avete sbagliato.

C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo di catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e riscaldare le stanze…

Potrebbe iniziare così la storia di un mettitutto da cucina, che abbiamo cercato seguendo gli indizi di chi per mestiere dà nuova vita a oggetti che qualcuno non vuole più. Quel mettitutto ha una storia avventurosa, quasi come quella di Pinocchio: costruito negli anni ‘40, era stato scelto e inventariato dall’esercito italiano come oggetto utile alla guerra, intero o come legna da riutilizzare.

Sullo sportello il numero 331 lo identificava e rendeva rintracciabile al bisogno. Il vecchio proprietario, sopravvissuto alla guerra insieme al mettitutto, lo vende e il mettitutto finisce nel negozio vintage di Alessandro e Giusy, ad Arezzo.

Qui lo scopre un noto ristoratore aretino, Lapo che con uno splendido restyling gli restituisce un posto d’onore, tra buona cucina e convivialità, nel suo ristorante, accanto ad un altro sopravvissuto, una madia fatta con il parquet di un vecchio cinema di Arezzo.

La storia di Pinocchio contiene tanti insegnamenti, ma quello più simile alla nostra storia ce lo dà Geppetto, che con ostinata e generosa dedizione crede ciecamente nelle seconde chance, sia che si tratti di persone, che di burattini o pezzi di legno…e qui arriviamo ad Alessandro e Giusy. Il loro negozio è come un bazar che accoglie oggetti tra i più vari che hanno una cosa in comune: aspettano di essere scelti per avere una seconda chance. Giusy ci spiega che anche il nome rievoca le 3R di Risparmio, Riciclo e Riutilizzo.

Sarà perché la pandemia ci ha costretto a cercare nuove strategie per trovare ciò di cui abbiamo bisogno; sarà perché comprare/vendere/barattare in maniera smart è divertente; sarà perché siamo tutti diventati più green e fan del riciclo, o perché trovare occasioni di risparmio è appagante; sarà infine perché indossare capi vintage è la nuova tendenza, considerato che la moda è fatta di ricorsi…di fatto negozi, mercatini, eventi e vendite online si stanno diffondendo sempre più anche da noi.

I titolari ci raccontano che la clientela è varia, così come l’offerta di articoli: dall’abbigliamento firmato e non all’oggettistica, a libri, vinili, giocattoli, accessori e arredamento.

Ed è proprio quest’ultimo ad attrarre esperti in cerca di soluzioni uniche dal sapore vintage. I clienti sono per lo più donne, in crescita la fascia dei giovani, attratti dalle vetrine online, ormai indispensabili sui social.

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